Review Party: Recensione di “Breve storia dei trattori in Ucraina” di Marina Lewycka

Scampato alla guerra Nikolaj è riuscito a trasferirsi con la famiglia dall’Ucraina all’Inghilterra. La vita è andata avanti, il tempo è passato, ma una costante in lui è rimasta: l’amore per i trattori che lo spinge a scrivere una storia. Al contempo, l’uomo decide di sposare Valentina e le uniche che possono opporsi a un’unione di comodo come questa sono loro: le sue due figlie. Chi la spunterà? La verità verrà a galla?

Il romanzo di Marina Lewycka si muove su due binari paralleli. Da un lato assistiamo al racconto legato ai trattori dell’Ucraina, dall’altro seguiamo una vicenda di vita che cade dall’amore al torbido. Il tutto con un ritmo dinamico che rende nel complesso la lettura particolare e intrigante.

Ciò che è chiaro sotto il sole per Vera e Nadia (e il lettore) non lo è altrettanto per il padre Nikolaj, che abbindolato e desideroso di passare in compagnia gli ultimi anni di vita decide di sposare Valentina, una donna ucraina senza permesso di soggiorno.

Sono inequivocabili le motivazioni che spingono ad agire i personaggi e non viene fatto mistero di quelle di Valentina. Un’approfittatrice, in buona sostanza, che non sembra nemmeno voler fingere un minimo di rispetto per la famiglia di Nikolaj. Ci si sente presi in giro da una persona senza vergogna e il lettore vive sulla sua pelle la stessa irritazione percepita dalle uniche due persone che cercano di fare chiarezza.

Un comune racconto di famiglia, parrebbe, eppure il modo in cui viene narrato rende il libro un piccolo gioiellino, a tratti serio e a tratti folle. Viene approfondita la situazione degli immigrati, le ferite della guerra, l’amore per la propria patria e, ovviamente, le dinamiche di famiglia.

Sembra quasi di assistere a una commedia brillante su palcoscenico e non si può non avere interesse per gli avvenimenti che si susseguono sotto ai riflettori. Rimane comunque il fatto che l’aspetto più interessante nel complesso sia il racconto di Nikolaj sui trattori in Ucraina, un viaggio nella sua memoria pieno di nostalgia e affetto.

Ora più che mai, il romanzo d’esordio di Lewycka torna a essere attuale. Un ringraziamento ma di sicuro ad Astoria che ha deciso di riportare in libreria un libro poco conosciuto ma incantevole.

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