
In che modo i Celti hanno influenzato le popolazioni dell’Italia Settentrionale? Ci eravamo lasciati così e, in questo tour, abbiamo cercato in parte di darvi un accenno di risposta.
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Continue readingQuando si pensa all’arte celtica, consideriamo sempre per comodità e diffusione ciò che riconosciamo tale a eventi mondani o a ciò che fisicamente è più noto. Se il popolo celtico ha come paese di riferimento principalmente l’Irlanda, è da considerare che la nascita è in realtà da appropriarsi all’Europa.
Come ben sappiamo, infatti, “L’Eredità Celtica” di Stefano Spagocci nasce proprio come testo che vada a dimostrare non solo quanto appena detto ma in particolar modo quanto questo abbia influenzato i popoli cisalpini.
L’arte è formata da simboli particolari e specifici, che si ritrovano visivamente ovunque, bisogna solo sapere con che sguardo osservare. E’ un qualcosa che muta col tempo, i luoghi e la cultura e che nel complesso fanno parte di una eredità umana preziosa e imprescindibile.
L’oggettistica celtica è caratterizzata principalmente da elementi composti da metallo e pietra, risalenti circa tra l’anno 1000 a.C. e il V secolo a.C.
L’arte risalente alla cultura di Hallstatt è forse la più antica, risalente si pensa all’età del Bronzo ed è caratterizzata da una popolazione tendenzialmente di commerciati, un ricco popolo che poteva godere delle risorse minerarie. Oltre al bronzo è possibile trovare oggetti in argento e oro, seppur rari. I motivi più classici dell’arte celtica sono quelli geometrici, ma non mancavano mai di raffigurare animali e spirali.
L’arte lateniana, considerata dagli storici l’inizio della vera e propria arte celtica, prende come modello figure legate alla natura ma con un aspetto più curvilineo e armonioso. Qui non mancano mai gioielli e oggetti decorativi fatti in oro, pur non lasciando mai il ferro e il bronzo. I soggetti principali erano quindi foglie e arbusti, che potevano decorare qualsiasi cosa, dalle ciotole, ai gioielli alle sculture.
Non è però da dimenticare l’arte insulare, che prende come luogo principale l’Irlanda. L’influenza cristiana ha dato vita a opere come il Libro di Kells e le Croci celtiche. All’Irlanda si aggiunsero la Scozia e il Galles, realizzando preziosi manoscritti miniati.
La moderna rinascita celtica inizia intorno al periodo della scoperta della spilla di Tara nel 1850. Le spille aumentarono di popolarità e la rinascita balzò negli Stati Uniti, dove l’architettura e le lapidi iniziarono a mostrare motivi celtici.
L’espansione a quel punto è inarrestabile così come l’influenza su altre civiltà. Il loro apporto alla visione del mondo è senza precedenti, ritornando ancora al giorno d’oggi come stile d’arte ancora amato e voluto.
Oggi ha inizio un evento particolare e istruttivo, volto a costruire e fondare radici nelle menti di chi deciderà di prestare attensione.
Per plasmare la cultura ci vuole passione e desiderio di scavare in profondità nella storia dell’uomo. Stefano Spagocci, con il suo libro “L’eredità celtica”, porta in un viaggio verso le origini e l’antropologia dei Popoli Cisalpini.
In che modo i Celti hanno influenzato le popolazioni dell’Italia Settentrionale?
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