Holly Black continua a creare storie inerenti al suo mondo fatato. Dopo la trilogia de Il principe crudele, L’erede rapito riapre le porte della Corte verso una nuova storia, composta a quanto pare da due libri.
Una scelta azzardata, che mette ancora più in pericolo le sorti dell’intera saga, che conosciamo dal punto di vista di altri personaggi. Un ritmo disomogeneo rende la lettura a tratti faticosa e a tratti frenetica, anche troppo. Come è prevedibile, l’apice dell’azione si ha alla fine, per mantenere alta l’attenzione per il volume successivo.
Manca ancora di più la chiarezza di scene e personaggi: i riferimenti all’ambientazione precedentemente consolidata sembra qui cedere. Preso di per sé è un romanzo insipido ma a tratti accettabile. Certo, sul confronto non è all’altezza della prima trilogia.