Review Party: Recensione di “Il gatto che soffiava via la tristezza” di Sandi Ward

La vita della piccola Tata ha avuto una svolta quando Carrie l’ha tratta in salvo. Negli anni sono state inseparabili e la gattina si è goduta tutti i confort e la gioia di una famiglia. Quando però Carrie va via all’improvviso, Tata cercherà di scoprire la verità dietro questa inspiegabile scelta.

Come vengono affrontate le crisi umane e famigliari dai nostri animali di compagnia? Il romanzo di Sandi Ward cerca di dare una risposta a questa domanda. Un libro doloroso da leggere più di quanto voglia ammettere.

Tata ha visto l’evolversi della famiglia di Carrie, colei che l’ha salvata dalla strada e le ha donato un tetto sotto cui ripararsi. Ha visto crescere i suoi figli fino all’arrivo di Finn, il piccolo di casa. Nel tempo ha visto il bello e il brutto, i momenti di felicità e di rabbia ma nulla sembra paragonabile all’apparente fuga della sua padrona.

Una storia potente in grado di ribaltare i punti di vista e portarci a vedere la vita letteralmente con occhi differenti. Certe dinamiche sono incomprensibili perfino a noi stessi e lo sforzo che fa Tata per capire la situazione è commovente.

Facendo qualche ricerca ho scoperto che questo è l’esordio di Sandi Ward, un’autrice che colpisce il cuore del lettore dolcemente con una storia di vita in cui tutti potremmo finire. Il supporto di un animale casalingo è un beneficio e un privilegio senza pari e questo è un elemento che a volte viene dimenticato. Non so come sia possibile, ma i fatti mi danno tristemente ragione.

A volte si percepisce una certa frustrazione, perché la gatta può solo osservare impotente, senza poter dire la sua o fare realmente qualcosa. Ma chi ha un animale sa quanto i loro silenzi o gesti siano preziosi e spesso molto più di conforto di tante parole messe una in fila all’altra. Forse non potranno comunicare come facciamo noi, ma il modo in cui riescono sempre a percepire le situazioni è strabiliante.

“Il gatto che soffiava via la tristezza” conquista per la sua dolcezza e per il rispetto delle tematiche trattate. Perfezionabile da un punto di vista strutturale, ma piacevole da seguire.

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