Recensione: “Gli strani gatti di Brunilde Saltamerenda” di Melissa Panarello

Melissa Panarello torna in libreria con una storia nuova e particolare, dedicata a un pubblico giovane per affrontare tematiche importanti e delicate. Brunilde è la nostra piccola protagonista, che si ritrova improvvisamente a dover affrontare le conseguenze di un terremoto che devasta in un istante la sua adorata Acquasplendente.

Un evento scioccante, in grado di segnare chiunque a prescindere dall’età. Una situazione in cui nessuno vorrebbe trovarsi, perché significherebbe vedere la propria vita disintegrata dal disastro ambientale. Brunilde è una ragazzina altruista e gentile, che perfino in un momento come questo decide di andare in soccorso dei più deboli.

Stiamo parlando infatti di tre adorabili gatti: Annibale, Slotty e Giunki. Rimasti bloccati per lo spavento, avrebbero rischiato grosso, se non fosse per il suo intervento. Da qui accade l’impensabile e i tre cuccioli si trasformano come per magia in bambini e insieme a Brunilde vengono accolti in una struttura insieme a tanti altri sfollati.

Completamente sola e separata dai genitori, su Brunilde cade il peso della responsabilità nei confronti dei tre gatti/bambini e insieme imparano i valori dell’amicizia, del supporto reciproco e della condivisione. La narrazione di Melissa Panarello è accompagnata dalle dolci illustrazioni di Paola Siano, un’illustratrice che conosco e supporto da anni e il cui tratto è stato subito riconoscibile.

Altrettanto riconoscibili sono i caratteri dei tre strani gatti: ognuno ha una sua personalità e a modo loro daranno del filo da torcere alla piccola Brunilde. Ancora una volta, in pochissimo tempo, si trovano a dover affrontare una situazione completamente nuova, ora attraverso dei nuovi corpi differenti da quelli d’origine.

Una delle lezioni più importanti che i quattro protagonisti imparano è che risollevarsi dalla paura è possibile, grazie all’amore che può scaturire tutt’attorno, in loro e al di fuori. Un messaggio semplice ma potente, che cerca di costruire delle basi solide da cui ricominciare dopo che tutto è andato perduto.

Il libro è un racconto commovente e fruibile da tutti, che risveglia sensazioni forti e cerca di donare speranza. Ho voluto bene a Brunilde Saltamerenda e i suoi tre strani gatti fin dal primo istante. Mi hanno insegnato a dare importanza ancora una volta a valori di vita che non devono mai svanire.

Un romanzo che tutti dovrebbero leggere, assolutamente consigliato per ogni momento dell’anno. Un’avventura magica che può avere riscontro nella realtà: basta solo guardarla con occhi differenti.

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