Recensione: “L’allieva di Sherlock Holmes” di Laurie R. King

Quando sento nominare Sherlock Holmes, rispondo sempre positivamente. Non potevo quindi farmi sfuggire la rivisitazione di Laurie R. King, che fin da subito mi ha conquistata! L’autrice ci fa fare la conoscenza di Sherlock Holmes e la sua improbabile e dolce assistente: Mary Russell.

La serie scritta da questa autrice mescola infatti le atmosfere tipiche del celebre personaggio di Arthur Conan Doyle dandogli quel tocco di modernità che non guasta. L’incontro (o per meglio dire, lo scontro) tra Mary e Sherlock da il via a una serie di misteri esilaranti e interessanti.

Sono una coppia infallibile e divertente, che non vuole essere migliore della classica, ma comunque offrire del leggero intrattenimento in modo vincente. Senza volerlo, l’investigatore prende sotto la sua ala la ragazza facendole da mentore e insegnandole qualche trucco del mestiere.

Mary accetta con entusiasmo di entrare nella vita dell’uomo, senza perdere sé stessa o mettendosi del tutto al suo servizio. Comprendiamo una nuova prospettiva del noto personaggio e in più ci godiamo le investigazioni di un caso particolarmente complesso da risolvere.

Holmes e Mary sono l’uno l’opposto dell’altra ma al tempo stesso ci sono degli elementi comuni che emergono sempre di più. Qui assistiamo solo alla nascita del loro rapporto, quindi sono molto curiosa di scoprire lo sviluppo nei prossimi romanzi.

Se si è fan di Sherlock Holmes e delle sue rivisitazioni non si può non dare una possibilità a questo volume. Tra divertimento e mistero si vive un’avventura entusiasmante indietro nel tempo, che con leggerezza conquista soddisfacendo.

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