Review party: Recensione di “Per sfiorare le nuvole” di Chiara Parenti

“Per sfiorare le nuvole” è il seguito che nessuno richiedeva, ma anche il seguito che tutti i fan di Chiara Parenti si meritavano. Sembra essere passata una vita intera da “Per lanciarsi dalle stelle”, eppure la storia di Sole non è mai stata tanto vicina.

Tutto riaffiora come se fosse ieri e torniamo, circa, a dove tutto si era concluso. Anche per la ragazza il tempo è passato, ma ci sono cose che non passano mai, come il suo stilare liste infinite. Un elemento che ho sempre apprezzato perché da voce a un rituale che molti hanno e che sfruttano per ogni necessità possibile.

La vita andava bene, ma dopo il lieto fine si varca un confine che spesso rimane nascosto e solo l’immaginazione del lettore può portare avanti ciò che non è stato raccontato. Chiara Parenti rende ufficiale questa immaginazione con una storia dai risvolti inaspettati.

Ricordiamo una Sole felice e finalmente coscienziosa di sé. Ma se c’è una cosa che viene sempre molto difficile realizzare è volersi davvero bene, anche arrivando a dire di no agli altri in favore, appunto, del proprio benessere. Abbiamo parlato di recente di quanto sia complicato respingere le richieste degli altri: è un atteggiamento che fa nascere critiche, che rende egoisti agli occhi esterni e fa male al cuore, fino al punto di ammalarsi.

Proprio questa è la situazione in cui troviamo la protagonista, che ora deve affrontare un cammino che la porterà alla ricerca dell’essenziale per non rimanere soffocata da sé stessa e dal mondo che la circonda. Nuove e vecchie conoscenze arriveranno a travolgerla e a colpire nel segno quando meno lei e i lettori se lo aspetteranno.

“Per sfiorare le nuvole” è sicuramente un romanzo più maturo del suo predecessore e riesce a mantenere quel tono leggero tipico delle storie dell’autrice senza snaturarne le intenzioni. Se siete curiosi di scoprire come prosegue la vita di Sole (ora diventata un film per Netflix) questo è il libro del mese che non potete assolutamente perdere.

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