Ho letto questo romanzo in tempi non sospetti, quando ancora si chiamava “Tenebre e Ghiaccio” sotto un editore differente. Avevo perso la speranza di poter proseguire con la lettura in italiano, quindi sono rimasta di stucco alla notizia dell’acquisizione dei diritti da parte di Mondadori.
Approfittando di ciò, mi sono immersa nuovamente nel mondo oscuro creato dalla Bardugo, riuscendo ora ad apprezzare anche di più il romanzo rispetto che anni fa.
Tornare a Ravka e ritrovare Alina e Mal mi ha entusiasmato in modo sorprendente, rileggendo le loro vicende mi sono soffermata attentamente sull’ambientazione magica con componenti russe, ritrovando pezzi del puzzle che sul momento mi erano sfuggiti. Alina si riconferma essere il personaggio che maggiormente preferisco, coerente fino alla fine e logicamente in balia degli eventi, di cui prova ad avere il controllo ma invano, perché parte di un sistema più grande e potente che, forse grazie a lei, inizierà a vacillare.
Il Grishaverse è una delle ambientazioni fantasy meglio scritte negli ultimi anni, consiglio assolutamente la lettura di questo primo libro perché riuscirà a cogliervi in fallo quando meno ve lo aspettate e ora potete gustare un’attesa ben ripagata, sapendo che Mondadori porterà finalmente in Italia il seguito della serie.