« Il problema del volere qualcosa è che diventiamo deboli. »
Il regno di Ravka è spaccato a metà da oltre un secolo di guerre; la Distesa delle Tenebre, impenetrabile nube popolata da mostri, rappresenta un ostacolo invalicabile, impossibile da superare se non grazie ai soldati e ai Grisha, prestigiosi maghi al servizio del Re.
Alina e Mal sono uniti da un passato difficile e una salda amicizia che li ha portati entrambi, crescendo, ad arruolarsi nell’esercito seguendo diverse mansioni. Quando si troveranno ad affrontare il cammino attraverso la Distesa verranno attaccati da creature alate: qualcosa, in Alina, si risveglia e si espande sotto forma di luce intensa salvando tutti dal pericolo. Scopre così di essere una Convocatrice del Sole: un Grisha dal potente quanto raro potere, l’unico in grado di dissolvere la Distesa.
La ragazza viene così allontanata e portata al palazzo del Re per essere addestrata da maghi più esperti e sotto la supervisione dell’Oscuro, il più forte tra loro.
Ma Alina non è interessata alla vita lussuosa a cui sta andando incontro: inutilmente tenterà di opporsi per non doversi separare dal suo amico, ma ben presto sarà costretta ad arrendersi e fare ciò per cui è stata chiamata.
Il mondo creato dalla Bardugo è particolare e affascinante; nonostante uno stile poco incisivo e alcuni termini simili al russo che hanno messo in difficoltà la lettura, la storia è piacevole e scorrevole.
Promuovo “Tenebre e Ghiaccio”, primo libro della trilogia fantasy The Grisha, per essere riuscito a sorprendermi con un colpo di scena inaspettato, che forse tarda un po’ ad arrivare ma è determinante per l’esito finale positivo. Speravo, infatti, di non incappare in un potenziale sprecato, concentrato su cose futili piuttosto che sulla reale trama. Sono stata contenta di essermi sbagliata, una volta tanto, e mi auguro che il seguito non deluda; ma anzi, che riesca a migliorare.
Ciao, bella recensione! Finalmente ho letto questo libro e iniziato questa serie (qui la mia recensione)!!
Non mi ha per nulla deluso: l’ambientazione è fenomenale, i personaggi sono costruiti divinamente e non serve che ribadisca io quanto la Bardugo scriva bene.
Unica pecca è che ormai è una storia un po’ vista e rivista (con qualche elemento originale, certo, ma alla fin fine..): speriamo con i due seguiti si riveli completamente originale!
Un abbraccio, Rainy
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