La vita di Julia Somerford scorre senza che lei possa averne il controllo. Nonostante viva in una modesta dimora, il padre non gestisce a dovere le entrate economiche, finendo per spendere tutto nel gioco d’azzardo. Ma è proprio dopo una scommessa da lui persa che Julia è costretta a scendere a patti con Sir Francis, accettando la proposta di matrimonio impostale. Un solo luogo allevia le sofferenze della ragazza: la Casa del Cioccolato dei Foster situata in un grazioso quartiere di Bath. Un luogo di dolcezza e pace, in grado di confortarla e darle la forza di affrontare la nuova vita al fianco del lord.
“Julia Somerford” è un romanzo breve e delicato ambientato nell’Inghilterra del 1800 e che mostra uno spaccato della società tipico di quel periodo. La protagonista è la classica ragazza della sua epoca, attaccata alla famiglia e che affronta il mondo con ingenuità e romanticismo. La realtà, però, la fa scontrare con l’ingiustizia di un padre rovinato e il conseguente matrimonio combinato vinto a poker da Sir Francis. L’uomo si mostra subito come un signore testardo e rigido, che non accetta la pietà o l’implorazione di Julia quando la donna scopre che diventerà sua moglie. Quella di Francis è una caratterizzazione sfaccettata, che rende visibile inizialmente la corazza dura dietro cui però si nasconde una persona gentile e accondiscendente, in grado di affezionarsi alla donna e a farsi, a sua volta, apprezzare. Quella di Karen Aminadra è un’opera che soddisfa gli amanti del genere, che però vengono scottati dalla brevità eccessiva del testo. L’autrice infatti non approfondisce più di tanto la sua storia, soffermandosi solo sulla superficie nonostante i lettori desiderino sapere molto di più dell’ambiente da lei creato. A parte questo, “Julia Somerford” è una lettura semplice, molto scorrevole e davvero meritevole, che si fa apprezzare per l’atmosfera dolce e per le scene che fanno inevitabilmente battere il cuore.