
Uno degli aspetti negativi della vita scolastica è il fatto che il bullismo sia una piaga che ha sempre dilagato e che è davvero molto difficile far scomparire.
Ma a far fronte a questa situazione c’è il DGM, il gruppo segreto Don’t get Mad i cui membri sono celati nell’ombra. Le fondatrici non sono altro che quattro ragazze del liceo Bishop DuMaine: Bree, Kitty, Olivia e Margot, tanto diverse tra loro quanto accomunate dall’unico obiettivo di vendetta contro le ingiustizie perpetrate tra i corridoi della scuola.
Ma un caso di omicidio sta ora per compromettere le buone intenzioni del gruppo, che dovrà indagare sull’assassino senza per questo farsi scoprire. Riusciranno nell’impresa?
Quelle affronta dalla McNeil nel suo libro, il primo della serie di Dont’ get Mad, sono tematiche importanti, soprattutto nel sistema scolastico americano, dove vige in clima tale da rendere i bulli persone comuni all’interno delle scuole. L’autrice però non vuole parlarne in modo pesante e critico, piuttosto costruendo una trama thriller e piena di suspence che sappia intrattenere senza pretese. Le DGM diventano così delle paladine della giustizia del proprio liceo, affrontando segretamente coloro che rendono difficile la vita scolastica.
Alla fine, però, qualcosa sfugge di mano e le protagoniste si trovano a dover fare i conti con qualcosa di più grande di loro, un caso di omicidio che sconvolge la Bishop DuMaine. La tensione rende la storia interessante da seguire, anche se alla fine si tratta pur sempre di un romanzo senza pretese, che può essere letto sia da adolescenti che da adulti.
Buono l’espediente sul finale che fa in modo di lasciare la curiosità per ciò che accadrà nel volume successivo.
Della ha un ricordo nitido di come la malattia abbia trasformato sua madre, mandandola anni prima in ospedale senza possibilità di vederla per mesi. Scoprire, quindi, che la donna ha cominciato a scavare in un’anguria per estrarne i semi, è per lei un segno che quel brutto periodo sta tornando. Ma Della ha la soluzione: cercare la signora delle api per chiederle un po’ di quel suo magico miele famoso per le proprietà curative. Un viaggio che la porterà a fare i conti con i suoi sentimenti e con l’accettazione di situazioni difficili con cui bisogna imparare a convivere senza condannarle.
La vita di Flora Conway crolla definitivamente quando sua figlia Carrie, di tre anni, scompare misteriosamente dall’appartamento in cui le due vivono a New York. Le dinamiche sono inspiegabili e l’angoscia da quel momento non l’abbandona. Lei, che è una famosa scrittrice ma insofferente alla vita sociale, ora si ritrova ad affrontare ogni giorno sola, senza quell’unica persona che aveva piacere a sentire accanto.
Prima di cominciare la sua carriera da scrittrice, Gretchen è innanzitutto un’artista e una cantante. I romanzi che dal 2011 ha iniziato a pubblicare sono degli young adult di genere principalmente horror e suspance. Grazie a questi ha vinto numerosi premi, finendo nelle prime posizioni delle classifiche di vendita. Ha avuto l’opportunità di vedere tradotti i suoi libri in ben otto lingue, tra cui italiano, cinese, spagnolo, turco e ceco.
adattamento cinematografico nel 2017 con protagonisti diversi attori americani emergenti. 

Giovanni si sveglia pensando costantemente a una sola cosa: volere una vita normale. Ma questo il cancro non glielo può permettere e si sente sempre più estraneo a quel corpo divorato dalla malattia che fa sempre più fatica a riconoscere. La rabbia lo inonda, perché a diciotto anni non vorresti fare altro che divertirti e decidere quel che ti pare, senza il peso del dolore o il sollievo di aprire gli occhi giorno dopo giorno. Incominciare davvero a vivere. Qualcosa cambia grazie all’incontro con Barbara, figlia del primario dell’ospedale in cui è in cura Giovanni. Lei stessa desidera diventare un medico e per questo pianifica al millimetro ogni parte della sua vita, per raggiungere un obiettivo tanto voluto. Come si può entrare in sintonia, quando da un lato ci sono piani per il futuro concreti e dall’altra un futuro avvolto dalle nebbie del dubbio?