Blog Tour: “Morgan e l’orologio senza tempo” di Silvia Roccuzzo – Analisi del personaggio preferito

Prima di cominciare è doveroso fare una premessa: scegliere il personaggio di cui parlare non è stato affatto semplice. Questo perché il romanzo di Silvia Roccuzzo presenta una rosa di personaggi variegati e complessi, ognuno con la propria personalità e a cui, soprattutto, è impossibile non affezionarsi per un motivo o per un altro.

Quindi, volendo evitare di essere poco originale parlandovi di Morgan (ma accidenti, che protagonista!) mi butterò su colui che mi ha stuzzicato per tutto il tempo, strappandomi più e più volte un sorriso: Juan.

Viene presentato subito come il vice di Morgan, anche per lui la Queen Morgan è una casa e la sua ciurma una famiglia.

Cerca sempre di fare il bene per tutti e di trovare soluzioni che possano accontentare il più possibile. Si intuisce fin da subito il legame con Morgan: Juan è sempre pronto ad assecondarla, ma al tempo stesso a riportarla con i piedi per terra quando il carattere irruento della ragazza si fa sentire.

Ha un mix molto particolare caratterialmente, che unisce il raziocinio a una vena di ironia che in qualche modo lo trasforma da ragazzo apparentemente tenebroso a uno solare, che sa stare allo scherzo. Non perde infatti occasione di fare qualche battuta divertente e di smorzare con le stesse i momenti di rabbia di Morgan.

Amo la complicità senza malizia che c’è tra i due, basta un solo sguardo per capirsi e per agire, sia nei momenti di calma che soprattutto in quelli di pericolo, dove il gruppo viene al primo posto in tutto e per tutto.

Per questo adoro il suo senso del sacrificio, prende seriamente il suo dovere di primo ufficiale e per gli altri farebbe qualsiasi cosa, sarebbe l’ultimo a scendere dalla nave che affonda, anche dopo il capitano, costringendolo con ogni mezzo a lasciarlo indietro.

Juan è un personaggio che ogni volta che è entrato in scena mi ha scaldato il cuore come se fossi di fronte alla mia prima cotta letteraria e di cui vorrei un libro tutto suo! Lo so, oso troppo, ma non posso farci niente.

Se questa breve analisi non vi ha convinto ancora ad intraprendere la lettura del romanzo, rimanete sintonizzati perché nei prossimi giorni potrete leggere la mia recensione!

Review Party: Recensione di “Mary. La ragazza che creò Frankenstein” di Linda Bailey e Julia Sardà

Come ha fatto Mary Shelley a diventare colei che tutti conosciamo? Da dove proviene, che cosa ha affrontato, quali sono state le sue ispirazioni?

Tutto questo viene spiegato dalla scrittrice Linda Bailey, che con estrema semplicità e chiarezza descrive la figura di Mary come se stesse parlando a dei giovani lettori, coloro che potranno innamorarsi della lettura conoscendo anche chi compone la lettura stessa.

Io amo alla follia la Shelley, di lei non solo ho letto tutti i libri ma anche diversi saggi che altri le hanno dedicato, per non parlare delle poesie del marito che ancora adesso mi capita di andare a rileggere.

Trovo che questo sia un libro validissimo per far avvicinare nuovi e piccoli lettori a questa grande scrittrice, che sì romanticizza una vita attraversata da molteplici tragedie ma senza sminuirle. La dolcezza nei tratti di Julia Sardà fornisce delle tavole illustrate a colori che sono un’autentica bellezza: realtà e fantasia si mescolano nelle figure ad ampia pagina, mostrando quanto l’immaginazione di Mary Shelley potesse mutare ciò che aveva intorno in un elemento di cui scrivere una storia. Non solo la meraviglia, ma anche l’inquietudine s’annida nei tratti spigolosi dello stile di disegno della Sardà, un mix perfetto per rappresentare un’autrice che è la regina della letteratura gotica, che ammalia e spaventa al tempo stesso.

“Mary. La ragazza che creò Frankenstein” è un romanzo illustrato breve e veloce da leggere, ma che lascia impresse negli occhi e nel cuore delle emozioni intense che mi hanno fatto sentire come se fossi a casa.

Review Party: Recensione di “Come rugiada nel buio” di Julie Kibler

Dopo essersi trasferita ad Arlington in Texas, Cate inizia una nuova vita come assistente bibliotecaria presso l’Università locale, impiego che l’affascina e intrattiene, fino al giorno di una casuale ma determinante scoperta. In un archivio storico dove migliaia di vite passate le hanno fatto compagnia, giungono inaspettate le vicende di Lizzie e Mattie, due donne come lei ma provenienti da un’epoca lontana, che oltre ad avere tra loro punti in comune guardano Cate con occhi invisibili, perché ciò che hanno passato loro l’ha passato anche lei prima di arrivare lì.

Storie di fughe, violenza, prigionia, precarietà e dramma. Ogni cosa conduce le tre donne nello stesso punto, che lega i loro destini in un modo totalmente imprevisto.

Descrivere “Come rugiada nel buio” non è affatto semplice. La narrazione si svolge a cavallo di epoche differenti e mostra così scorci di storia americana più o meno conosciuta, analizzando eventi e tematiche appartenenti al passato che si riflettono nel futuro e gridano ancora oggi tutto il dolore e l’ingiustizia dei fatti. Conoscere Cate, Lizzie e Mattie significa comprendere la condizione precaria in cui vive la donna, fatta di soprusi fisici e mentali, causata da magheggi senza controllo se non da parte di uomini potenti, che possono insabbiare gli scandali senza rimetterci. Le conseguenze, però, ricadono su chi non può fare nulla se non guardare e scappare, sperando di trovare un luogo in cui avere salvezza. Qui viene rappresentato dalla Berachah Industrial Home, un’organizzazione volta a ospitare e proteggere donne e ragazze che una casa non ce l’avevano più, ma che qui potevano sentirsi al sicuro e riprendere in mano la propria libertà.

In questo la Kibler ha fatto un lavoro di ricerca notevole e impeccabile che riesce nello scopo di denuncia di tanti orrori mai portati alla luce, che rovinano non solo il suo paese ma l’intero mondo. Una piaga che sembra espandersi senza controllo e che ancora adesso è impossibile fermare: solo grazie ai movimenti di opposizione e alle proteste qualcosa sta cambiando, mostrando la forza femminile in un modo finora inatteso.

Il romanzo scorre veloce e con un ritmo serrato, che passa dal punto di vista di Cate a quello nel passato delle altre due donne: è interessante come il punto di vista cambi, passando dalla prima alla terza persona senza disorientare o dare fastidio, ma anzi spezzando perfettamente i pensieri di ognuna di loro. La scrittrice sa come descrivere ogni scena nel modo più emozionante possibile, colpendo con dolore nel momento in cui i misteri vengono svelati. Al tempo stesso non mancano le scene dolci e tranquille, che scaldano il cuore sanando ferite invisibili date dall’empatia nei confronti delle protagoniste.

La lettura soddisfa nella sua interezza, nel suo realismo riesce a infondere speranza nel futuro, nonostante siano ancora tanti gli sforzi e i sacrifici da fare per ottenere davvero giustizia. Cooperando tra loro, le donne e chiunque vorrà sostenere questa causa potranno riuscire nell’intento e far sì che certi avvenimenti non capitino mai più alle generazioni che verranno.

Recensione: “Costanza Sicanie Regina” di Sonia Morganti

Federico Ruggero, duca di Svevia, è una delle figure più importanti della storia dell’umanità, per essere stato l’imperatore del Sacro Romano Impero. Di lui si conosce tutto, i dettagli sulle imprese, le battaglie affrontate, le decisioni politiche prese. Poco però si conosce della regina Costanza, sua moglie, colei che ha affiancato il sovrano nell’ascesa e la conquista del potere.

Una donna forte e che dal dramma ha saputo sempre rialzarsi: questa è la protagonista del nuovo libro di Sonia Morganti, una donna avvolta nel mistero che ha saputo dare più di quanto si sappia. Proprio questo velo ora scoperto mi ha affascinato, facendomi tornare a un periodo storico che sinceramente, ai tempi della scuola, non sono mai riuscita a sopportare. Ho trovato una ventata d’aria fresca grazie allo stile coinvolgente di Sonia, che calibra molto bene gli aspetti più drammatici ma anche più mondani della storia degli Svevi.

Probabilmente se avessi studiato Storia dal punto di vista delle donne sarei riuscita ad apprezzare di più la materia, di certo quest’autrice ha saputo conquistarmi ancora una volta con un romanzo storico appassionante e che fa vedere i retroscena dei fatti salienti da un’ottica totalmente diversa. Non solo Costanza, ma anche i personaggi che le ruotano attorno sono stati descritti con cura nei particolari, rendendo il tutto realistico e adattabile, come il pezzo di un puzzle, a ciò che è pubblico e più noto.

“Costanza Sicanie Regina” è un romanzo che rende giustizia a una figura solitamente bistrattata ma che ha reso un uomo grande e ha fatto sì che il suo operato facesse letteralmente la storia. Non si può non rimanere colpiti da Costanza e dalla passione con cui la sua vita viene narrata, in un susseguirsi di vicende che lasciano senza fiato, sia per la crudezza ma anche per la bellezza intrinseca che le contraddistingue e che mai viene indagata.

Blog Tour: “Morgan e l’orologio senza tempo” di Silvia Roccuzzo

Da oggi inizia il Blogtour organizzato da Il mondo di sopra su Morgan e l’orologio senza tempo di Silvia Roccuzzo.

Un libro fantasy particolare che riesce a mescolare l’azione con l’epicità. Il lettore sarà guidato attraverso una storia innovativa e ricca di minuziosi dettagli, capaci di lasciare senza fiato. Pagina dopo pagina, la lettura avanzerà in una storia all’insegna delle onde del mare e dei pirati.

 

Titolo: Morgan e l’orologio senza tempo

Autore: Silvia Roccuzzo

Editore: Albatros

Pagine: 456

Prezzo: 17,50€

Trama: Morgan è un giovane capitano che vive la sua vita all’insegna della pirateria, con la sua fedele ciurma sempre al seguito. Avidità, vanità e presunzione sono tra le sue doti migliori, ne dispensa a profusione mescolandole a una forte ironia e sprezzo del pericolo; nulla di strano, trattandosi di un pirata, peccato che Morgan sia una affascinante piratessa! Un giorno una serie di inspiegabili eventi segnerà il preludio di un’avventura che la porterà a scoprire il suo passato, nonché a segnare il futuro e le sorti della terra in cui vive. Tra inseguimenti, battaglie, inganni e colpi di magia, il capitano e i suoi compagni diventeranno i custodi di un segreto molto antico e di un preziosissimo monile: un misterioso e minuscolo orologio da taschino, le cui lancette stanno ferme sulle dodici esatte…

Silvia Roccuzzo esordisce con un fantasy ricco di azione e di sentimento; la straordinaria capacità narrativa, la pienezza delle descrizioni e la sicura padronanza di una vicenda tanto complessa quanto accattivante, fanno di questo romanzo una lettura sorprendente per gli amanti del genere ma anche per chi vi si accosta per la prima volta, in cerca di qualcosa di assolutamente nuovo.

In questo blogtour vi guideremo, tappa dopo tappa, tra oscuri segreti e vecchi ricordi. Pronti a salpare?

Dal 30 Luglio vi aspettiamo su The Reading’s Love per scoprire i personaggi principali e secondari

Il 31 Luglio troverete su The Mad Otter il personaggio preferito.

Saltiamo poi al 3 Agosto dove, Librintavola, analizzerà i luoghi del romanzo.

Il 4 Agosto All in my world Debbyna vi porterà a scoprire lo stile narrativo dell’autrice.

Il 6 Agosto Appunti di Zelda vi porta tra la magia del romanzo.

Ma conoscete davvero il fantasy? Il 7 Agosto ne scoprirete di più grazie a Ombre di carta

Il 10 Agosto La lettrice vi porterà a riflettere sul femminismo di questo romanzo.

L’11 Agosto non perdetevi la tappa di Non solo libri che oltre alle pagine scoprirete la musica del romanzo.

Il 12 Agosto fermatevi a leggere la tappa di Libri e Amoree che racconta il perché questo romanzo sia da leggere.

Ed infine, il 13 Agosto, poco prima di andare in vacanza salpate con tutte le blogger per scoprire se vale davvero la pena leggere questo romanzo, nelle recensioni in ogni canale.

Vi aspettiamo!

Evento organizzato da www.ilmondodisopra.it