Review Party: Recensione di “I morti viventi” di George A. Romero e Daniel Kraus

Quando si pensa agli horror e agli zombie, si sa quanto George Romero sia un caposaldo di questo genere tanto amato o odiato. Per quel che mi riguarda ho un rapporto conflittuale, perché solo sotto specifiche vesti riesco davvero ad apprezzarlo.

Fortunatamente, posso dire che “I morti viventi” rientra nelle opere che alimentano positivamente l’interesse verso tale genere, facendomelo osservare sotto una prospettiva differente, che ha saputo farmi riflettere sulla mia posizione in merito.

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Review Party: Recensione di “Graveyard” di Sabrina Soldati

Cose terribili si vociferano sull’antico villaggio di Nameless, che da tempi ormai lontani è colpito da una maledizione tanto potente da aver mutato gli animi dei suoi abitanti, rendendoli marci fino al midollo, senza possibilità di redenzione. Solo Alison e Drew hanno la stoffa e la giusta dose di coraggio per affrontare questo insormontabile problema, andando alla ricerca delle motivazioni che hanno spinto una strega potente a condannare tutto il paese.

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Review Party: Recensione di “Pinot a colazione” di Floriane Canovas

Basta un attimo per far crollare tutte le certezze di una vita costruita insieme.

Barbara prende e va via, scappa lontana da un marito che si è rivelato egoista e violento. Non vorrebe, ma deve ricominciare da capo, trovare un lavoro e fare i conti con gli avvocati e il divorzio. Tra un cambiamento e l’altro, i volti delle persone care le appaiono sostenendola, tra queste in prima linea la madre e, sorprendentemente, l’amica di vecchia data Luisa e sua collega in una tavola calda locale. Una serie di fortunati incontri la porteranno a riscoprire le gioie dell’essere amata, così come alcuni sfortunati eventi il peso doloroso dei segreti nascosti.

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Review Party: Recensione di “Enola Holmes. Il caso del marchese scomparso” di Nancy Springer

Enola ha sempre vissuto nella tranquilla dimora di Fendell Hall, immersa nella natura e in compagnia della madre Eudoria, che le ha donato un’educazione tutt’altro che classica, istruendola al meglio delle sue capacità sia mentalmente che fisicamente. Ancora non sa, però, il vero significato della parola “sola”, come il suo nome anagrammato e letto al contrario, in inglese. Continue reading