
Quando si pensa agli horror e agli zombie, si sa quanto George Romero sia un caposaldo di questo genere tanto amato o odiato. Per quel che mi riguarda ho un rapporto conflittuale, perché solo sotto specifiche vesti riesco davvero ad apprezzarlo.
Fortunatamente, posso dire che “I morti viventi” rientra nelle opere che alimentano positivamente l’interesse verso tale genere, facendomelo osservare sotto una prospettiva differente, che ha saputo farmi riflettere sulla mia posizione in merito.
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Enola ha sempre vissuto nella tranquilla dimora di Fendell Hall, immersa nella natura e in compagnia della madre Eudoria, che le ha donato un’educazione tutt’altro che classica, istruendola al meglio delle sue capacità sia mentalmente che fisicamente. Ancora non sa, però, il vero significato della parola “sola”, come il suo nome anagrammato e letto al contrario, in inglese.