« Ho un vago, incerto ricordo di lunghi, angosciosi momenti di attesa e timore: un’oscurità in cui non c’era neppure lo sprone della speranza a rendere più penoso lo stato di miseria; e quindi lunghe pause di oblio, e il riemergere alla vita come un tuffatore che risalga attraverso il peso schiacciante l’acqua. »
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Ancora non sa che dormirà sotto lo stesso tetto di un’entità malvagia letteralmente assetata di sangue e che uscire definitivamente da quella porta non sarà per nulla facile.