Blog Tour: “La signora in tweed” di Charles Exbrayat – La dattilografia

La protagonista del romanzo “La signora in tweed”, Imogene McCarthery, lavora come dattilografa a Londra. Un lavoro che la porterà a essere coinvolta in una vicenda senza precedenti: di cosa si tratta nello specifico? Scopriamolo insieme.

La dattilografia è la tecnica della scrittura attraverso l’uso di una macchina per scrivere o di una tastiera. Si tratta di una disciplina professionale che ha avuto una grande evoluzione ed è entrata in ogni settore, in ogni lavoro d’ufficio.

La sua nascita risale alla seconda metà dell’Ottocento quando, con la produzione delle prime macchine per scrivere della Remington & Son di Ilion, si fa strada un nuovo modo di scrivere e comunicare, nonché presentare, archiviare e conservare dei testi non più manoscritti.

La ricerca di personale capace di utilizzarla fa sì che alla professione del calligrafo subentri gradualmente quella del dattilografo, una posizione lavorativa ricoperta soprattutto da donne. Con l’avvento delle macchine per scrivere elettriche dotate dei primi automatismi, il lavoro viene di gran lunga facilitato, consentendo di aumentare la velocità di battitura mantenendo la precisione.

La diffusione del personal computer e l’uso sempre crescente della posta elettronica, dei forum, delle chat, dei blog hanno portato un gran numero di persone ad utilizzare la tastiera con particolare frequenza e costanza, e non solo per esigenze lavorative, ma anche per il tempo libero. Nascono nuove scuole, anche on line, che propongono corsi di dattilografia al computer.

A tutt’oggi sono ancora tanti i giovani che partecipano ai campionati regionali e nazionali di Dattilografia e di Trattamento testi su personal computer, dimostrando gli alti livelli raggiunti. La dattilografia inoltre viene sempre più utilizzata nelle disabilità visive come metodologia riabilitativa.

I metodi utilizzati per l’apprendimento della dattilografia sono stati nel tempo adattati anche alle macchine calcolatrici ed oggi, che le macchine per scrivere sono cadute praticamente in disuso, la Dattilografia originaria ha lasciato il posto al Trattamento testi con il Personal computer e l’uso di programmi di videoscrittura. Viene confermata in tal modo la sua integrazione con l’informatica. Attualmente quindi la scrittura dattilografica va intesa anche solo in relazione a una tastiera.

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