Recensione: “Uova” di Hitonari Tsuji

Un locale in grado, metaforicamente, di fermare il tempo e le vite frenetiche di chi decide di varcare la soglia. La izakaya Yururi è proprio questo: un luogo in cui approdare e tenere lontani i problemi. Lo sanno bene Satoji e Mayo, che solo qui trovano qualcosa in comune. Qualcosa che può avvicinarli e cambiarli per sempre.

“Uova” è un romanzo che sfiora con gentilezza le corde del cuore di ogni singolo lettore. Lo fa grazie a un’atmosfera che sembra quasi appartenere al mondo dei sogni, sollevando l’animo di chiunque e infondendo speranza nel futuro a venire.

Seguiamo con interesse la vita di Satoji, un uomo timido estremamente bravo a cucinare le uova in ogni modo possibile. Questo è un elemento fondamentale per inquadrare il libro perché se c’è una cosa di cui vi renderete conto è la fame incredibile che queste pagine vi sapranno infondere.

Fame di cibo, fame di bontà, fame di benessere, fame di speranza. Con meticolosità e dolcezza, ogni ingrediente viene dosato con precisione per creare una storia che scalda il cuore e delinea perfettamente uno scorcio della società giapponese. Una realtà che è davvero diversa dalla nostra anche per quanto riguarda i rapporti umani: bisogna avere una certa apertura di prospettive per accettare le modalità descritte in questo libro.

Altro personaggio importante e ben caratterizzato è Mayo e nei suoi occhi è possibile intravedere una vita piena, ma non così tanto soddisfacente. Proprio per questo, con i giusti tempi, Satoji decide d’intervenire a suo modo per alleviare le sofferenze della giovane e condurla verso una vita migliore.

Ogni parola è una delizia per mente e corpo: Hitonari Tsuji è un’autentica scoperta. Il suo “Egg Man” riesce a entrare nel cuore di tutti con rispetto e senza pretese, accogliendo in un posto come le izakaya che hanno il profumo invitante dell’amicizia, della famiglia e dell’amore.

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