Review Party: Recensione di “Queste gioie violente” di Chloe Gong

Dopo aver trascorso diversi anni a New York, Juliette Cai è pronta per tornare a casa. Uno solo è il suo obiettivo: prendere in eredità la Gang Scarlatta e sostituire il padre impossessandosi della posizione che le spetta. Ma le strade di Shangai non sono di suo monopolio: i Fiori Bianchi di Roma Montagov non lasceranno certo la strada spianata. Quando una misteriosa malattia comincia a colpire la città, Roma e Juliette devono mettere da parte i personali dissapori per lavorare insieme. Un passato di amore e tradimento li accomuna, quindi l’impresa potrebbe essere tutt’altro che semplice.

Ambientata negli anni ’20, la storia scritta da Chloe Gong vorrebbe essere un retelling orientale della tragedia di Shakespeare. Questo è un particolare che mi ha subito intrigato e devo dire di essere rimasta nel complesso soddisfatta.

L’ambientazione si presta bene a quella che è in tutto e per tutto una lotta tra poteri e gang, rivalità, tradimenti e un pizzico di amore. Il fatto che proprio l’aspetto amoroso sia sul fondo rispetto a tutto il resto mi ha fatto apprezzare la vicenda ancora di più.

Un mistero enorme attanaglia la vita dei personaggi e ne cambia i progetti, già scombussolati dal desiderio di successione ed essere finalmente qualcuno che conta per la rispettiva famiglia. Ritrovare Romeo e Giulietta negli anni 20 potrebbe sembrare strano e disorientante, ma basta poco per entrare in sintonia e apprezzarli entrambi.

Nel complesso la trama è scorrevole, anche se non sempre eccelle: tra ripetizioni, divagazioni e descrizioni superflue si perde a tratti l’attenzione e si fatica un po’ a ritrovarla quando le cose sono interessanti. In ogni caso, però, trovo che sia una storia con un bel potenziale e non mancherò certo di leggere il seguito.

Se amate le rivisitazioni e le ambientazioni orientali, non perdetevi questa serie!

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