Divorato sempre più dalla demenza senile, Emilio Rastelli sente il suo tipico autocontrollo abbandonarlo. Questo, però, da modo alle persone attorno a lui di conoscere qualcosa che era rimasto sopito e nascosto e che ora rischia davvero di tornare in superficie.
Avevo già conosciuto in precedenza la narrazione di Marina Morpurgo, ma mai mi sarei aspettata di rimanere così tanto di stucco con questo suo nuovo romanzo. “Il passo falso” è il viaggio travolgente nelle profondità della storia italiana, nonché nella vita di un protagonista sorprendente.
Le pagine scorrono piacevolmente tra passato e presente, stilando il profilo del professore Emilio Rastelli, un uomo ruvido, integerrimo, la cui lucidità viene soverchiata da un’oscurità sempre più ampia. Nulla è lasciato al caso e la Morpurgo si guarda bene da fare passi falsi nei capitoli, rendendo quindi la scoperta di questa lettura un’autentica scoperta.
Segno della scrittrice è il suo tipico stile leggero e a tratti ironico, che anche in questo caso risulta consono e aiuta a rendere la lettura ancora più piacevole. Il periodo storico descritto non appesantisce ed evidenza ancora di più l’ovvio: il ricordare per non ripetere gli errori.
Se ancora non conoscete questa scrittrice, questo è un modo perfetto per recuperarla.