Come sempre, meglio che io non mi fidi mai dei pareri generali. Ho accennato la questione anche con Il re delle cicatrici, ovvero quanto questa dilogia sia bistrattata e maledetta da chiunque l’abbia letta finora. E sapete una cosa? A me, invece, è piaciuta!
“La legge dei lupi” riesce a dare una degna conclusione alla sua storia, non solo per quanto riguarda la trama specifica ma anche per tutti i riferimenti che vengono fatti alle serie precedenti a questa. Ci sono colpi di scena e cambi di punto di vista quasi a rotazione e questo rende il tutto incredibilmente dinamico.
L’approfondimento che la Bardugo ha deciso di fare di questi personaggi ha fatto sì che li potessimo conoscere sotto un punto di vista differente, fino al punto di apprezzarli. Si è consolidato il mio amore per Nina e Nikolai e ora non potrei fare a meno nemmeno di Zoya. L’atmosfera del libro è la stessa che si respira in tutti i suoi predecessori, quella tipica del Grishaverse che rimarrà sempre speciale.
Mi sembra così strano dover salutare definitivamente tutti questi personaggi… Ma sarà davvero così? Davvero è questo l’addio per un mondo cartaceo tanto meritevole? Secondo me Leigh Bardugo ha altro che bolle in pentola e aspetta solo di poterlo ufficializzare. Non resta che attendere e sperare!