Recensione: “La città fra le nuvole” di Anthony Doerr

Cosa può unire cinque anime differenti che vivono in differenti epoche?

“La città fra le nuvole” è un romanzo che si fa fatica a descrivere senza anticipare qualcosa della sua storia. Anthony Doerr è per me un’autentica scoperta: con estrema precisione ha intessuto una trama complessa in cui difficilmente si può cadere in fallo, sostenendo egregiamente il peso delle sue scelte.

Si assiste a una serie di eventi divisi tra loro solo dal tempo, ma che trovano pagina dopo pagina la via per ricollegarsi. Non si può intuire dove la storia andrà a parare, ma la fluidità della narrazione rende il tutto una vera e propria goduria per la mente.

I personaggi creati da Doerr sono straordinari e autentici, in ogni più piccola sfaccettatura. L’intero ambiente è come se fosse avvolto da un velo delicato che accoglie piacevolmente il lettore anche di fronte all’evento più drammatico. Si assiste alla frammentazione di una storia, che si sviluppa tra amore, guerra, bene, male, vita, morte, per poi vedere come questa riesca a ricomporsi in modo logico e sensato.

Questo è un romanzo godibile ma in cui bisogna sempre porre la massima attenzione, per riuscire a cogliere ogni dettaglio e avere un’esperienza complessiva soddisfacente. Sono davvero felice di aver conosciuto finalmente questo autore, di cui non mi farà più sfuggire nulla.

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