Le streghe non devono esistere. Per avere salva la vita, devono nascondere la propria identità e tenere il mondo all’oscuro. Chi conosce le sorelle Emilia e Vittoria del ristorante Mare e Vino non vede nulla al di là di una vita comune alle altre. Quando però viene ritrovato il corpo di Vittoria, la vendetta inizia a essere l’unico pensiero di Emilia che la condurrà sulla via oscura di una magia a lei incompresa.
Dopo aver apprezzato l’anno scorso la serie su Jack lo Squartatore e compagnia, non vedevo l’ora che uscisse anche in Italia “Il regno dei malvagi”, un romanzo che si preannunciava ancora più intrigante e particolare. Già solo il fatto che la Maniscalco abbia deciso di ambientare la storia in Sicilia mi aveva conquistato.
Ci troviamo fondamentalmente di fronte a una vicenda di vendetta, magia e investigazione, un percorso di vita che Emilia mai avrebbe pensato di dover percorrere. Eppure, per consegnare i responsabili dell’uccisione della sorella è pronta a tutto: è qui che entra in contatto con il Principe del regno dei Malvagi, con cui stringe un patto che la cambierà per sempre.
In uno scenario che nasconde l’oscurità sotto il sole cocente della Sicilia, fantastico e reale si mescolano, a tratti in modo convincente e a tratti non del tutto. Ci sono elementi d’ambientazione che non sono esattamente fedeli alla realtà e, se lo si sa, si perde un po’ quel fascino legato alla narrazione.
Nessun personaggio risulta indimenticabile e di certo ci si ritrova subito a patteggiare per i Malvagi. Spesso sopportare Emilia risulta complicato, per una caratterizzazione non proprio nelle mie corde e delle azioni discutibili che cozzano che il senso logico. Per il resto, i personaggi che le ruotano attorno, eccetto quelli citati sopra, sono un po’ piatti.
Insomma, per quanto promossa, avrei voluto che la storia mi prendesse molto di più, forse ho sbagliato a farmi troppe aspettative. Amo quando autori internazionali scelgono di ambientare le loro storie in Italia, quindi cerco sempre di dare alle loro storie una possibilità. “Il regno dei Malvagi” ha un’ambientazione interessante e la giusta atmosfera cupa che mi tiene incollata ai libri, con però una scarsa qualità di personaggi a tenere insieme il tutto.