Review Party: Recensione di “The Hawthorne Legacy” di Jennifer Lynn Barnes

Quali sono i misteri legati alla famiglia Hawthorne? Un quesito che tormenta sempre più Avery, soprattutto dopo il testamento e le conseguenze delle decisioni prese da Tobias. Nulla è sicuro e lei è più che determinata a scoprire la verità che in precedenza è stato solo un sospetto, circondata dagli altri Hawthorne su una pista lastricata di indizi. Ogni pezzo del puzzle troverà un suo incastro, ma il risultato finale è incerto e nebuloso.

Con questo sequel, arrivato inaspettatamente dopo poco tempo dal primo volume, si ritorna al fianco di Avery Gramps, proprio da dove l’avevamo lasciata. Alle prese con i misteri legati alla famiglia Hawthorne, la ragazza dovrà mantenere il sangue freddo, anche quando i sentimenti rischiano di farla cedere.

Mi sono divertita ancora una volta nel ragionare sui rompicapi disseminati nel corso della storia, sentendomi con semplicità completamente coinvolta. Il passato torna sempre più a galla, dando ritmo alla narrazione e offrendo dei colpi di scena non indifferenti. Si ha l’impressione di essere sulla strada giusta, ma poi arriva qualcosa che fa deviare verso un’altra direzione, rimettendo in discussione l’insieme.

Ho apprezzato l’evoluzione del personaggio di Avery, un po’ meno l’aspetto romantico, che ancora una volta non mi ha del tutto convinto. Pagina dopo pagina, la protagonista non solo è spronata ad andare più a fondo, ma è combattuta sul da farsi, perché ogni scheletro nell’armadio non dovrebbe mai essere davvero tirato fuori dal suo nascondiglio.

L’atmosfera mette il lettore in una condizione di tensione e intrigo costanti, una ricerca movimentata e piacevole che diventa sempre più una caccia al tesoro. Questo è favorito ancora una volta dallo stile di scrittura dell’autrice, scorrevole e carico di emozioni.

Questa è una serie dal forte potere intrattenitivo e che eccelle in questo senza particolari pretese. Se ancora non la conoscete non perdete tempo e recuperatela, nonostante manchi praticamente un anno alla pubblicazione della conclusione, su cui non nascondo di nutrire qualche aspettativa.

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