Review Party: Recensione di “Il caos dopo di te” di Carlos Montero

Raquel prende molto seriamente il suo ruolo di insegnante e accetta di lavorare nel liceo di Novariz anche trattandosi di una supplenza. La donna, però, si sente subito di non essere la benvenuta, ricevendo messaggi inquietanti che rasentano la minaccia. È così che scopre che l’insegnante che è stata chiamata a sostituire si è tolta la vita e che le motivazioni rimangono nebulose. Terrorizzata ma desiderosa di scoprire la verità, inizierà per Raquel un’indagine che va oltre le sue competenze ma che la metterà di fronte ai pericoli del suo stesso lavoro.

Di questi tempi è davvero arduo riuscire a conoscere un’opera letteraria senza sapere in anticipo del suo adattamento a film o serie tv. Arduo e triste. Fortunatamente, “Il caos dopo di te” è un’eccezione straordinaria, che mi ha permesso di leggere un thriller che difficilmente scorderò e che riterrò prezioso a prescindere dall’adattamento prodotto da Netflix.

Seguiamo una vicenda al cardiopalma, ricca di misteri da risolvere e colpi di scena in agguato, pronti per lasciare a bocca aperta. Il tutto attraverso gli occhi di una protagonista che fa della determinazione la sua arma, anche quando tutto sembra muoversi contro corrente. Con le migliori delle intenzioni, Raquel cerca di comprendere ciò che passa nella mente dei suoi nuovi studenti, per così venire a capo del mistero più lugubre in cui si sia mai imbattuta. Si parla tanto di bullismo giovanile, ma cosa può succedere se a subire è chi sta dall’altra parte della cattedra?

Carlos Montero riesce abilmente a creare il mood di tensione perfetto per la sua storia attraverso uno stile diretto e che non va affatto per il sottile. Si rimane incollati alle pagine grazie agli indizi che dissemina capitolo dopo capitolo, insinuando il dubbio su cosa sia vero e su cosa sia stato plasmato con il solo scopo di far andare fuori strada. L’autore gioca con la psiche dei suoi personaggi giungendo a quella dei lettori in un modo così subdolo e inquietante da far venire letteralmente i brividi.

Si assiste così a una lenta e inesorabile trasformazione, in cui Raquel si ritrova coinvolta nel profondo fino a mettere in dubbio quelle poche sicurezze che era riuscita in qualche modo a saldare nonostante la vita le abbia fatto innumerevoli torti. Le fondamenta crollano pezzo dopo pezzo lasciando spazio a fragilità inimmaginabili e a ragionamenti che sembrano molto più delle follie. Ogni più piccolo sviluppo è calcolato nel dettaglio, così come l’angoscia sempre più crescente, sia su carta che nella mente dello spettatore.

Di thriller ne vengono pubblicati a bizzeffe, ma con l’esperienza è davvero difficile riuscire a sorprendermi. Considerando che Montero si è occupato anche della direzione della serie tv ispirata, sono pronta a lasciarmi coinvolgere completamente anche dal piccolo schermo, in memoria di un romanzo sconvolgente e per questo assolutamente da recuperare.

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