Dopo la competizione a cui ha partecipato, per Maia sembrava che le cose fossero giunte a una conclusione. Ma la guerra ora in atto la porterà di nuovo in mezzo ai pericoli, con l’obiettivo stavolta di salvare chi più ama.
Accorpare una storia complessa come questa in due volumi non è un’impresa così semplice. Eppure, Elizabeth Lim è riuscita a rendere il volume conclusivo brillantemente, con una giostra di emozioni che non mi aspettavo.
L’ambientazione mette di nuovo a proprio agio il lettore, che ritrova subito personaggi e fatti dove questi si erano interrotti. Si avverte all’istante un senso di frenesia, che attanaglia il cuore di Maia e chiunque la segua nell’impresa. Se possibile, qui avviene un’ulteriore crescita, costruita con logica e rimanendo coerente con ciò che è stato narrato in precedenza.
Se c’è una cosa che sicuramente mi mancherà della dilogia di “Il sangue delle stelle” è la magia che trasuda ogni pagina e che in qualche modo fa sentire a casa e fa nascere la nostalgia per ogni elemento quando si giunge alla parola fine.