Blog Tour: “La danza del ciliegio” di Veronica Variati – 5 motivi per leggere il romanzo

Una premessa importante e dovuta: “La danza del ciliegio” di Veronica Variati è un romanzo imperdibile! Di seguito parliamo dei 5 motivi principali che mi spingono a consigliarlo, ma non perdete le tappe successive, in cui troverete degli interessanti approfondimenti.

L’AMBIENTAZIONE: sarò banale, ma come si può intuire dal titolo e dalla copertina, in ogni pagina respirerete il Giappone anche se a molti chilometri di distanza. La tradizione permea capitolo dopo capitolo, offrendo uno spaccato di cultura nipponica fedele e incantevole, merito del lavoro prescrittura svolto dall’autrice.

I PERSONAGGI: Veronica Variati descrive i personaggi dell’opera con minuziosità dei particolari ma soprattutto rendendoli realistici e per nulla stereotipati. George e la geisha Oyuki sono due anime contrapposte di due mondi differenti, che collimano nel Sol Levante e lottano per poter rimanere insieme.

L’AMORE: rimarrete coinvolti totalmente dalla storia romantica e appassionante Oyuki e George Morgan, una di quelle affatto scontate e che affronta le difficoltà della vita con forza e speranza. Si tratta di uno di quei rapporti di coppia intensi e bellissimi, di cui si può solo pensare il meglio, col progredire della vicenda.

LO SFONDO STORICO: ci troviamo a inizio del ‘900 ed è come tornare indietro nel tempo, in un contesto ben studiato e che lancia quei pochi e semplici segnali che annullano le distanze del tempo e trasportano indietro con l’immaginazione.

LO STILE DI SCRITTURA: nulla di tutto questo sarebbe potuto essere possibile senza Veronica Variati, che con uno stile di scrittura fluido e travolgente narra una storia che trascende le epoche e si fa amare per l’atmosfera che si respira. La cultura del Giappone entra nelle vene e si fa amare anche grazie all’occhio vigile dei protagonisti, che affrontano il loro tempo che fierezza, credendo nella purezza di un amore che non dovrebbe suscitare nulla di negativo, ma solo la speranza in un futuro in cui Oriente e Occidente possano cooperare.

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