Quando Nicola rientra in casa, si ritrova ad affrontare qualcosa che mai si sarebbe aspettata. Suo marito, Jonathan, ha deciso di lasciarla. Non c’è ragione alcuna in questo gesto, se non il sentirsi in un rapporto che ora gli sta stretto. La donna non comprende e mentre si trasferisce da un’amica, ogni persona da lei conosciuta ha già tirato le personali conclusioni, giudicando un matrimonio senza figli senza sapere davvero cosa sia significato. È giunto il momento per Nicola di riprendersi la propria vita, non senza difficoltà, ma volta verso un futuro più sereno.
Con uno stile pulito, diretto e scorrevole Madelein St John descrive con estrema precisione una situazione mentale ed emotiva delicata e complessa da razionalizzare, una situazione che richiede tempo e ogni gamma di sentimenti, senza che le persone in causa debbano venire giudicate. Si percepisce chiaramente ciò che i personaggi provano ed è facile empatizzare ogni sfumatura, facendola propria.
Il romanzo insegna a lasciar andare chi abbiamo amato anche quando non vorremmo, anche quando questo ci spezza il cuore, anche quando l’altro ha paura di affrontare tutto. Prima o poi il sole torna a splendere e anche se le strade saranno differenti, sarà giusto così. Ascoltare chi ci sta attorno è qualcosa di inutile e vuoto, perché solo noi nell’occhio del ciclone sappiamo come le cose stanno davvero. Eppure, il punto di vista che puntualmente cambia, rende il ritmo narrativo dinamico, ravvivando una situazione che apparentemente potrebbe sembrare piatta e immutabile.
Con “Il cuore segreto delle cose” si sperimenta in modo intenso l’imprevisto inaspettato, portandoci a un viaggio catartico che passa dalla distruzione alla forza che ci da la mente e il corpo per ricostruire tutto e rialzarsi.