Dopo essere stati incastrati e accusati ingiustamente, i membri della Squadra 312 sono ora costretti a vagare per lo spazio come criminali in fuga. Come se non bastasse, la loro missione per tenere Aurora al sicuro e fare in modo che realizzi il suo destino continua, un viaggio alla scoperta di poteri incredibili, gli unici che probabilmente possono salvare la galassia. Ogni nemico è alla loro ricerca ed è ora il momento, più che in passato, in cui le divergenze personali devono essere accantonate, per fare fronte comune verso l’unico obiettivo globale.
Attendevo l’uscita di Aurora Burning da quando ho terminato la lettura di Aurora Rising, è davvero un bene che l’attesa non sia stata enorme e che abbia potuto piuttosto presto colmare questo vuoto. Ritrovare la Squadra 312 è stato come tornare a vivere le avventure di cari amici, avventure che in questo caso sono tutt’altro che tranquille, riuscendo a darmi una scarica di adrenalina notevole.
Penso proprio di aver apprezzato ancora di più questo secondo libro perché, seppure faccia da ponte, cala il lettore in un’atmosfera ancora più ansiogena e spaventosa, data dal destino incerto di tutti i personaggi, che abbandonano un po’ quel lato strafottente che tanto mi aveva fatto divertire per lasciare il posto a sensazioni più serie e in qualche modo mature. Un po’ mi è dispiaciuto, ma il cambio di tono è assolutamente comprendibile.
Il risultato è un secondo capitolo pieno di colpi di scena, che confluiscono in un finale con un cliffhanger che manda fuori di testa! Amie Kaufman e Jay Kristoff si rivelano ancora una volta un duo impeccabile, per quanto riguarda le space-opera e la cura in generale per le dinamiche d’azione, soprattutto le più frenetiche. Ancora una volta ho trovato interessante l’evoluzione del rapporto tra i personaggi, che cerca di trovare un equilibrio pur essendo in balia di eventi molto più grandi di loro. Si assiste a momenti di solidarietà ma anche momenti di divisione, dati da avvenimenti imprevedibili che vanno con convinzione a minare il benessere generale.
Ogni pagina è velata da un clima di epicità e forza, che pompa notevolmente le emozioni del lettore: questo porta a una foga di sapere sorprendente, che non si spegne nemmeno a lettura conclusa. Questo perché i quesiti irrisolti sono maggiori di quelli incontrati in partenza e le faccende in sospeso alimentano la curiosità per il prossimo libro della serie. Mi agito sempre quando la conclusione di una storia amata si avvicina, ma al contempo non posso fare a meno di lanciarmi verso l’epilogo.