Review Party: Recensione di “Un uomo da conquistare” di Julia Quinn

Se c’è una cosa che Penelope Featherington sa fare, è mantenere i suoi segreti. L’amore per Colin Bridgerton l’accompagna da che ne ha memoria ma nonostante la forza dei suoi sentimenti non è mai riuscita a esprimerli, finendo col rimanere sola e preda dei suoi pensieri. Ora che la soglia dei trenta anni si avvicina, nel suo futuro si prospetta la drammatica ipotesi del vivere sotto lo stesso tetto con la madre. Dovrà appellarsi al suo coraggio se vorrà tentare di fare breccia nel cuore dell’uomo, conoscendo di lui una lato interiore che sembrava in apparenza non appartenergli.

Finalmente, dopo qualche mese, torno nel mondo della famiglia Bridgerton grazie al quarto volume della saga regency scritta da Julia Quinn. Sono rimasta sorpresa di quanto attendessi questo libro, soprattutto perché fin dall’inizio, senza aspettativa alcuna, l’autrice è riuscita subito a colpirmi con le sue storie intriganti.

Lo stile di scrittura della Quinn si conferma essere ancora una volta scorrevole e diretto. Riesce a coinvolgere sia nei dialoghi che nelle descrizioni, suscitando un trasporto sempre più forte per tutti i suoi personaggi. Mi erano mancati i balli, lo sfarzo londinese e i pettegolezzi in grado di fare il giro della corte in un lampo, sotto l’attento occhio della meravigliosa e misteriosa Lady Whistledown.

In questo quarto capitolo ci troviamo ad avere a che fare direttamente con il terzo fratello Bridgerton, Colin, che conquista per la sua indole da avventuriero e che spiazza per quell’ombra di tormento che lo caratterizza al ritorno da uno dei suoi viaggi. Qualcosa è cambiato e da scapolo quale è sempre stato decide che è arrivato il momento di rendere felice sua madre cercando una moglie. Al suo fianco c’è sempre stata Penelope, che ora inizia ad apparirgli sotto una luce differente.

Penelope è un personaggio assolutamente adorabile, sono felice che finalmente ci sia stato modo di approfondire la sua conoscenza. Non sono solita amare i personaggi troppo timidi e goffi, ma il modo in cui lei riesce ad affrontare il quotidiano è memorabile e a tratti commovente. Non è facile avere un’alta autostima, soprattutto quando non si rientra nei soliti canoni di bellezza e soprattutto quando a una certa età non si è ancora maritati. Ma la donna ha sempre avuto un desiderio e testardamente l’ha sempre inseguito senza preferire scorciatoie o alternative. Chissà se a questo giro ne uscirà finalmente appagata!

Accanto alla profondità dei sentimenti reciproci non mancano i siparietti di puro divertimento, che allietano senza stonare la lettura. In un attimo si giunge alla fine e non si può fare a meno di aspettare il prossimo volume, sempre pronti a godersi una nuova storia d’amore ambientata nell’affascinante e amata epoca vittoriana.

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