Quanto può essere particolare e unico il rapporto tra una madre e una figlia? Lo spiega Margherita Giacobino in questo suo breve ma intenso romanzo autobiografico, che ripercorre tappa dopo tappa i momenti salienti del suo rapporto con la propria mamma, toccando il cuore inaspettatamente.
Il testo che ci si ritrova ad affrontare è carico di emotività, fino alla commozione. Ognuno, tra queste pagine, può ritrovarsi, ricordando i personali aneddoti su come è stata l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta in rapporto con un genitore, con chi ci mette letteralmente al mondo e poi decide di crescerci.
Non è facile essere madre, così come non lo è essere una figlia. Forse è proprio questo che ancora mi fa desistere dal prendere una decisione che cambierà per sempre la mia vita, trasformandola in un modo che non si può prevedere e che per questo fa paura. Nel mio caso, ancora troppa paura.
Maria e Margherita sono figure dai mille volti, in cui ogni lettore può immaginare l’identità che desidera di più, seguendo eventi di vita quotidiana che quasi sbalordiscono per l’intensità, perché spesso ci si dimentica quanto sia importante e bella la vita di tutti i giorni.
L’autrice mi ha ricordato quanto sia grata a mia madre e quanto la ami, da sempre, nonostante spesso non sia stata una figlia modello e per questo l’ho fatta soffrire immeritatamente. Non ho potuto fare a meno di sentire un groppo in gola sempre più doloroso, che mi riporta indietro con gli anni, facendomi riflettere e scendere a patti con tanti avvenimenti del passato.
“Il tuo sguardo su di me” è una lettura inaspettata che porta il lettore a riscoprire in una chiave personale e intima, un rapporto speciale e travagliato come quello tra madre e figlia, rispolverando memorie sopite che assumono ora un significato nuovo.