Review Party: Recensione di “Natale a Conerville” di Jane Rose Caruso

Melanie Sofie Spencer ha ritrovato a Conerville la voglia di vivere che aveva in passato perso. Dopo aver fatto pace con i ricordi lontani, è tornata a Parigi per proseguire con la sua carriera, fino al giorno in cui potrà tornare davvero a casa. Arrivato il periodo natalizio, Melanie prende il treno con emozione, assaporando i profumi, i sapori e il calore umano che troverà al suo ritorno a Conerville.

La magia di un paesino che sembra essere un dolce sogno si fa strada ancora una volta nel cuore del lettore, anche dopo “Il sentieri delle lucciole” che è stato in grado di conquistare per l’atmosfera suggestiva e famigliare, che ora si amplifica ulteriormente con l’arrivo del periodo più bello di tutto l’anno.

Il Natale, soprattutto nel 2020, rappresenta un momento a cui aggrapparsi per lasciare al di fuori tutto il mondo: una bolla di gioia e speranza che fa vedere il tutto sotto una prospettiva più positiva. Ad accompagnare in questo c’è l’immancabile Jane Rose Caruso, che con ogni sua storia non delude, riuscendo oltremodo a far innamorare ancora di più il lettore ai suoi mondi su carta. Con il suo stile, poetico ed emotivamente carico, trasmette dei messaggi tanto profondi e unici da riuscire a essere una medicina per il cuore, che si sente toccato e capito, fino a riuscire a risanare le ferite.

Ancora una volta, Conerville conquista per un’ambientazione umana e ricca di bontà, fatta di sorrisi, buon cibo e uno spirito natalizio da fare invidia. Ogni personaggio vecchio e nuovo sanno come accoglierci al meglio, facendoci vivere insieme alla protagonista dei momenti indimenticabili. Una lettura perfetta per questo periodo, ovviamente, ma da rileggere ogni qualvolta ci si sente smarriti e senza una meta. Qui, di certo, tutti possono trovare il modo per tornare sui propri passi.

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