L’India è il paese che è sempre stato definito “il gioiello della corona” da quando è finito sotto il controllo dell’impero britannico. Tra le bellezze tipiche che sono in grado di togliere a chiunque il fiato, è in corso però un clima di forte tensione dato dal desiderio degli indipendentisti di staccarsi dal governo dell’Inghilterra.
Qui, però, ha anche luogo un incontro magico, quello tra l’inglese Daphne Manners e l’indiano Hari Kumar. La differenza di etnia porta i due a dover nascondere la propria relazione nonostante i forti sentimenti. Quando però la donna viene violentata, questo viene preso dalle forze inglesi locali come pretesto per agire contro il popolo indiano, dando così inizio a una serie interminabile di drammi, lotte e ingiustizie che vanno a creare uno spaccato storico molto importante ma non così tanto approfondito.
Leggere “Il gioiello della corona” è stato davvero complesso e impegnativo. Fin da subito, l’autore immerge chi legge in un’atmosfera esotica e al tempo stesso di terrore e tensione, con descrizioni minuziose che necessitano di tutta l’attenzione possibile. Questo rallenta la narrazione ma al tempo stesso ne fortifica le fondamenta, perché delinea chiaramente il contesto storico di metà 900. L’intento di Scott è quello di creare una storia che possa denunciare ciò che a prescindere di negativo è successo in India in quel periodo, cercando di trasmettere quanto l’occupazione inglese sia stata ingombrante, tanto da limitare la libertà della popolazione locale, soffocandone la stessa cultura. Il suo infatti non è un romanzo volto a esaltare una parte piuttosto che l’altra, ma ha l’intento di mostrare l’umanità e le persone che hanno vissuto sulla propria pelle dolori indicibili. Paul Scott ha uno stile di scrittura accurato ed eccellente, grazie a cui ha creato un’opera commovente che sfida gli interessi politici per far emergere l’amore di cui tutti dovrebbero essere dotati.


Con la morte della nonna Angela, la giovane Greta non ha più nessuno su cui fare affidamento. Costretta a lasciare la loro casa a Catania, la ragazza porta con sé ciò che più di tutto era prezioso per la donna, un mazzo di tarocchi che sembrerebbe nascondere un mistico potere. Raggiunta la sua nuova casa, Greta fa la conoscenza di Arturo, un ragazzo misterioso che avrà un ascendente particolare su di lei.
Flavia ha dovuto crescere in fretta per poter stare accanto al fratellino mentre la madre aveva ben altri pensieri rispetto al suo dovere di genitore. Così, la sua vita è sempre stata di corsa, dietro ai problemi degli altri, senza mai pensare a sé stessa e ai suoi sogni. Anche Nonna Luli ha dovuto crescere in fretta, a causa di una guerra che ha prima diviso la sua famiglia e poi l’ha lanciata insieme a tanti altri giovani in mezzo a un campo di battaglia. Per una libertà tanto desiderata ma sepolta dietro a cumuli di illusioni. La vista improvvisa e imprevista di un particolare “servivon” sulla locandina appesa all’entrata di una casa d’aste di Roma, farà tornare Giulia indietro nel tempo con la mente, per raccontare alla nipote quanto quell’oggetto sia prezioso e vitale per lei. Come colui che, proprio in mezzo agli orrori, gliel’ha donato riportando amore e speranza nella sua vita.
Per Meg, affrontare la rottura con Demian è più difficile di quanto pensasse. Da tempo era consapevole che le cose non andassero più come una volta, ma l’abbandono improvviso del ragazzo, che senza dire nulla se ne è andato dalla loro casa, è stato per lei un duro colpo. Da sola non riesce a farcela ed è per questo che inizia una serie di sedute con la psichiatra Evelyn, un percorso volto ad analizzare la sua storia d’amore e ad aiutarla con una nuova partenza e una nuova vita.
