Review Party: Recensione di “Sulle traccie di Jack lo Squartatore” di Kerri Maniscalco

Audrey Rose Wadsworth ha interessi che si discostano clamorosamente da ciò che si confà a una donna dell’alta società inglese ottocentesta. Ad abiti, salotti e pretendenti infatti predilige lo studio del corpo umano, possibile grazie al lavoro dello zio, costantemente a contatto con i cadaveri.

Quando Londra viene sconvolta dai primi casi di omicidio di quello che ben presto verrà ricordato come Jack lo Squartatore, Audrey prenderà le redini della situazione per proteggere la reputazione dello zio, affiancata dal collega Thomas giorno dopo giorno.

Finalmente, anche questa famosa serie di Kerri Maniscalco è giunta in Italia conquistando molti. Non posso nascondere che anche io faccia parte di coloro che hanno amato alla follia la storia di Audrey e Thomas, in un’ambientazione che, non mi stancherò mai di dire, mi conquista in ogni genere di lettura.

La Londra vittoriana descritta dall’autrice è cupa, quasi colma di orrore, un’atmosfera inquietante data dal folle serial killer che miete vittime senza sosta. Il personaggio di Audrey è molto particolare e sicuramente controcorrente rispetto alla società in cui è calata: fa di questo una forza per portare avanti le sue convinzioni, andando contro perfino al padre che la vorrebbe una signora inglese di tutto punto. Solo lo zio e Thomas riconoscono le sue doti andando al di là degli stereotipi e riconoscendo la spiccata intelligenza della ragazza.

Punta di diamante del libro, però, ritengo sia proprio il giovane Thomas Cresswell: ha una caratterizzazione sfaccettata, che mi ha conquistato fin da subito per l’altrettanto spiccata intelligenza e il rapporto di amore e odio che instaura gradualmente con Audrey.

L’opera, a tratti fantastica e a tratti storica, si tinge di rosso con un pizzico di tensione, caratteristiche di un buon thriller che qui assumono un fascino particolare anche grazie allo stile di scrittura dell’autrice, fluido e intrigante, che cattura le prede dall’inizio alla fine.

Sono rimasta entusiasta da questo libro, un ottimo inizio di serie che spero proprio possa migliorare sempre di più!

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