Blog Tour: “Sorelle Brontë. I capolavori delle impareggiabili penne sororali” – Cime Tempestose. L’opera come fenomeno artistico

“Cime Tempestose” di Emily Brontë è un’opera facente parte dei capolavori della letteratura classica inglese che, apprezzato o meno, ha segnato clamorosamente l’età vittoriana. Mai l’autrice avrebbe potuto immaginare il successo negli anni futuri, tanto da essere ancora adesso dopo secoli un romanzo letto, studiato e d’ispirazione per altri artisti.

Oltre alla meravigliosa edizione che Mondadori ora propone contenente non solo questo ma anche le altre opere delle sorelle Brontë, “Cime Tempestose” ha avuto molteplici edizioni, ma ce ne sono alcune che mi lasciano davvero senza fiato e di seguito ve ne cito giusto tre.

Edizioni:

Da qualche anno la Bur sta facendo un lavoro egregio per quanto riguarda la sua collana di Classici Deluxe, proponendo dei libri che hanno non solo delle copertine spettacolari ma anche delle illustrazioni interne che accompagnano alla perfezione la lettura. Nel caso specifico, Fritz Eichenberg ha un tratto deciso e spigoloso che trasmette il dramma e quel senso di claustrofobia che permea l’intera lettura, infondendo una tempesta di emozioni anche solo osservando l’immagine introduttiva della copertina.

Io ho un debole per i quadri pre-raffaelliti e sono davvero felice quando questi vengono utilizzati come copertine dei romanzi. Una delle edizioni migliori portate dalla Newton Compton è quella di “Miranda, The Tempest”, dipinto del 1916 realizzato dal grande artista John William Waterhouse. Oltre al nome, perfetto, è un quadro che trasmette un senso di malinconia e abbandono che si adatta in tutto e per tutto alle atmosfere del romanzo della Brontë.

Per ultima ci tengo a citare forse l’edizione più recente dopo l’Oscar Draghi della Mondadori, ovvero il romanzo uscito in edicola grazie a RBA Fabbri per la collana “Storie senza Tempo”, che mi ha tentato più volte, ma a cui sono riuscita a resistere (tranne che per “Orgoglio e Pregiudizio”. Non potevo lasciarlo lì, per 3 euro!) Nel caso specifico la copertina non ricalca le atmosfere del romanzo, ma è di un’eleganza estrema esattamente come le illustrazioni al suo interno, delicate e piene di romanticismo.

Trasposizioni visive

Ormai siamo abituati che per tanti romanzi ci sia una versione su grande schermo e “Cime Tempestose” non fa eccezioni. Tanti sono i film realizzati negli anni, di cui citerò solo un paio.

Il primo è sicuramente l’adattamento del 1939, diretto da William Wyler, un film in bianco e nero in cui i protagonisti sono interpretati da Merle Oberon e Laurence Olivier. Il film venne candidato all’Oscar per numerosi premi, di cui vinse quello della fotografia grazie alla professionalità di Gregg Toland.

Il più recente, invece, è il film del 2011 di Andrea Arnold e in cui i protagonisti sono interpretati da Kaya Scodelario e James Howson, un adattamento fresco e innovativo, caratterizzato principalmente dalla giovane età degli attori.

Ma oltre a questi è doveroso fare una menzione al musical teatrale del compositore Bernard Herrmann, che ha adattato il romanzo di Emily Brontë, in uno sceneggiato composto da quattro atti più prologo ed epilogo.

Opere derivate, su carta

Sembra davvero strano per me vedere quanti anni sono già passati, ma una delle opere ispirato al classico di “Cime Tempestose” è “Io sono Heathcliff” di Desy Giuffré, un’opera tutta italiana che Fazi pubblicò nel 2012, quasi 10 anni fa! Quello che ancor più mi sconcerta è che io conosco questo libro fin da allora ma ancora non ho avuto occasione di recuperarlo per leggerlo! Voi lo conoscete? Che ne pensate?

Infine, la primissima opera che accosto ogni volta che penso al romanzo originale: l’adattamento manga realizzato da Hiromi Hiwashita! Sono una dei fortunati possessori di questo bel volume illustrato, pubblicato in Italia dalla ormai defunta Ronin Manga. Questo è stato un bel modo di rivivere le emozioni provate con il romanzo, in un adattamento che per quanto conciso rende giustizia attraverso dei disegni realistici e ben fatti.

Penso proprio che l’arte accostata a “Cime Tempestose” possa essere esplicata in mille altri modi (se avete altri suggerimenti fatemeli sapere, sono curiosa), tutto questo però sta a significare quanto davvero questo romanzo abbia segnato non solo l’epoca dell’autrice ma la letteratura da lì a venire. Ricordo sempre con affetto la storia d’amore tra Heathcliff e Catherine e l’ambientazione che per quanto lugubre mi ha sempre incantato in un modo unico e speciale.

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