Review Party: Recensione di “Otto settimane per cambiare vita” di Beth O’Leary

È bastato un istante. Un solo attacco di panico e una delle più importanti riunioni di lavoro di Leena va in frantumi. Come ricompensa, viene allontanata due mesi dalla sede, nella speranza che possa rilassarsi e “ritrovare sé stessa”. La donna pensa di non averne bisogno, ma forzata anche dalla collega Rebecca, fa le valigie e parte, alla volta della casa di campagna di nonna Elleen. Qui trova una donna totalmente diversa da come se l’aspettava, ambiziosa e intraprendente, con dei desideri da realizzare ma una realtà che non glielo concede.

Ed è così che a Leena viene in mente di scambiare vita con quella della nonna, vivendo ognuna a casa dell’altra per otto settimane, per trovare l’occasione di trovare la felicità e la soluzione a dei tormenti famigliari che entrambe sembra non siano riuscite mai a superare. Continue reading

Recensione: “Inside Job: Adam” di Monica Lombardi

Adam crede di aver perso tutto, quando un incidente gli ha portato via la capacità di camminare. Eppure, anche dall’inferno è riuscito a scappare, trovando la forza in sé per andare avanti. Uno solo diventa lo scopo: ritrovare Viola per salvarla dal suo inferno personale, grazie all’aiuto del fidato Noah e alle sue incredibili capacità professionali. Continue reading

Blog Tour: Recensione di “Baci da Polignano” di Luca Bianchini

L’aria frizzante di Polignano, accoglie ancora una volta le vicende che hanno avuto origine con la storia Ninella e Mimì, che ancora adesso trovano sempre un motivo per rimanere legati, anche se il destino tira loro ogni volta uno scherzo diverso. Vedono ora uno spiraglio di speranza: con la separazione da Matilde, ora Mimì può vivere con serenità ciò che prova per Ninella e stavolta apparentemente senza che nessuno metta tra loro ostacoli tangibili, fino all’arrivo di un ammiratore milanese che vorrà conquistare la donna.
Attorno a loro, parenti vari e i rispettivi figli cercano di vivere la propria vita, inseguendo i più intensi desideri, da quelli più ingenui e astratti a quelli più concreti. Ogni intento è volto a un solo scopo: trovare finalmente la felicità.

Continue reading

Review Party: Recensione di “Il taccuino delle cose non dette” di Clare Pooley

Quando Monica trova abbandonato un piccolo taccuino su uno dei tavoli del suo bar, non può immaginare quando la sua vita a Londra sta per essere cambiata irreversibilmente. Tra le pagine trova le riflessioni di un uomo chiamato Julian ed è come se la donna iniziasse a conoscerlo attraverso le sue parole. Da qui, Monica decide di fare lo stesso: trascrivere nero su bianco i propri pensieri e lasciare che qualcun altro trovi l’agenda e ne sfogli il contenuto. Ha così inizio un viaggio nelle vite di sei personaggi, che riveleranno al mondo quanto di più profondo alberga nel proprio cuore.

Continue reading

Review Party: Recensione di “Il gioco della vita” di Mazo de la Roche

“Il gioco della vita” è il secondo capitolo della saga famigliare più nota di Mazo de la Roche, che grazie a “Jalna” è riuscita a conquistare il pubblico nel corso degli anni, attraverso una storia ricca di avvenimenti, emozioni e personaggi concreti e imprevedibili.
Tornare tra i paesaggi canadesi equivale a respirare a pieni polmoni un’aria fresca, pulita, che sa di casa e focolare famigliare, con tutto ciò che questo comporta. Ora, la famiglia Whiteoak si trova a dover fare i conti con gli stravolgimenti accaduti precedentemente e trovano la forza attraverso le solide mura della loro dimora, non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Tra sparizioni, fallimenti e allontanamenti fa capolino più approfonditamente la figura di Finch, che pur subendo angherie e ingiustizie trova in Adeline e Augusta delle valide ma inaspettate confidenti. Alla ricerca dei propri obiettivi di vita, il giovane dovrà perdersi e ritrovarsi più volte e andando a cercare un sogno da perseguire potrebbe incappare in risvolti e persone che mai avrebbe potuto calcolare.
Punto fermo di questa serie di libri è sicuramente la narrazione di Mazo de la Roche, che con naturalezza, precisione e un pizzico di ironia spiana la strada ai suoi personaggi, palesando un sano divertimento nel vederli interagire tra loro. Il cuore pulsante di tutto rimane la dimora di Jalna, che ha come un’influenza magica sui Whiteoak, che ne rimangono inconsciamente attratti e legati, come se qualcosa di mistico li facesse alla fine di tutto riportare lì. Ogni personaggio ha una caratterizzazione curata e soprattutto credibile, è impossibile non affezionarsi a ognuno di loro, anche se nonna Adeline si riconferma essere tra i miei preferiti, ho proprio un debole per lei. Tutte le vicende e coloro che vi gravitano attorno mutano, proprio come il paesaggio attorno a loro che si modifica con il passare dell’anno, passando dai colori freddi ai colori caldi in un’atmosfera frenetica che contrasta la pace del luogo.
“Il gioco della vita” è un seguito degno che lascia spazio al lettore di ipotizzare come andranno avanti le vicende, di cui non vedo assolutamente l’ora di scoprirne il futuro nei successivi capitoli.