Review Party: Recensione di “Poirot a Styles Court” di Agatha Christie

Per riprendersi da una ferita di guerra, l’ufficiale Arthur Hastings fa tappa nell’Essex, presso la lussuosa Styles Court, dimora dell’amico John Cavendish. Il soggiorno però sarà tranquillo solo per poco: quando la padrona di casa, la matrigna di John, viene ritrovata morta per avvelenamento, si scatena il panico. Fortunatamente, di lì passerà Hercule Poirot, che farà di questo il primo caso di una lunga e leggendaria carriera d’investigazione.

In occasione del centenario di pubblicazione, è emozionante poter rileggere il primo libro che la Christie dedicò a Poirot nella nuova edizione che Mondadori gli ha dedicato. Agatha Christie rimane perennemente infallibile nel inglobare a sé il lettore all’istante attraverso uno stile narrativo molto scorrevole e trainante. Ha dell’incredibile pensare che fin dall’inizio la scrittrice avesse già un talento innato per i gialli, che dal 1920 le porteranno estremo prestigio e fortuna, ricevendo apprezzamenti e consensi anche dopo tanti anni dalla sua scomparsa.

Poirot rimane sempre un personaggio divertente da seguire in ogni libro ed è bello ricordare come la sua avventura sia partita le deduzioni fin da subito brillanti. Questo è un periodo perfetto per cominciare a leggere qualcosa della Christie, partendo da un’opera che è stata un’iniziale scommessa ed è diventata un capolavoro.

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