È bastato un istante. Un solo attacco di panico e una delle più importanti riunioni di lavoro di Leena va in frantumi. Come ricompensa, viene allontanata due mesi dalla sede, nella speranza che possa rilassarsi e “ritrovare sé stessa”. La donna pensa di non averne bisogno, ma forzata anche dalla collega Rebecca, fa le valigie e parte, alla volta della casa di campagna di nonna Elleen. Qui trova una donna totalmente diversa da come se l’aspettava, ambiziosa e intraprendente, con dei desideri da realizzare ma una realtà che non glielo concede.
Ed è così che a Leena viene in mente di scambiare vita con quella della nonna, vivendo ognuna a casa dell’altra per otto settimane, per trovare l’occasione di trovare la felicità e la soluzione a dei tormenti famigliari che entrambe sembra non siano riuscite mai a superare.
Il romanzo di Beth O’Leary è stata una lettura sorprendentemente emozionante, un mix tra la leggerezza di una commedia e l’intensità di opere di maggiore spessore. Gioie e dolori si alternano fino a formare la quotidianità di due donne, legate dal sangue e dalle esperienze, che si ritrovano e insieme cercano di sostenersi per un obiettivo comune: cambiare in meglio ognuna la propria vita. La pausa che si prendono dalle rispettive giornate comuni non è affatto un modo per scappare dalle responsabilità, ma per osservarle da una prospettiva totalmente differente e affrontarle con rinnovata energia.
La trama ha una struttura ben definita e soprattutto un ritmo incalzante che intrattiene attraverso tematiche delicate e commoventi che toccano nel profondo. Al tempo stesso l’atmosfera viene rasserenata da scene esilaranti, necessarie per tirare il fiato e distendere il clima, un connubio perfetto per il messaggio che vuole trasmettere l’autrice. “Otto settimane per cambiare vita” è una lettura perfetta per ricaricare la positività e liberarsi dai blocchi mentali che possono rovinare le occasioni migliori, quelle che capitano una volta e bisogna assolutamente cogliere.