Fonda Lee torna dopo qualche mese nelle librerie italiane per il secondo volume della sua trilogia fantasy. Un volume ancora più ricco d’azione e che fa respirare al lettore il clima di guerra sempre più incombente. Tra intrighi politici e influenze esterne, si crea l’assetto di poteri che sfocerà in qualcosa che non può essere previsto.
Torna l’ambientazione oscura che tanto mi aveva conquistato, insieme ai vecchi personaggi pronti a tornare alla carica ancora più agguerriti. I protagonisti, qui, vengono messi alla prova e ciò in cui avevano creduto fino a quel momento viene messo a dura prova.
Mai come ora si assiste alla rottura dei rapporti più fragili in favore di un potere che finisce per corrompere. L’evoluzione della storia va ancora una volta a compensare una mancanza persistente di ritmo, spesso altalenante fino a portare alla confusione. Disorienta e non permette la lettura fluida che con i fatti sarebbe.
Jade War mostra ancora di più la crudezza della sua ambientazione, che vive sul filo del rasoio con regole ferree ma che ora rischiano di vacillare. Il suo essere spietata la rende, per me, ancora più magnetica, anche se deve ancora dimostrare tutto il suo potenziale.
Potenziale che spero possa esplodere nel volume conclusivo di questa saga che non vedo l’ora di avere tra le mani!