Recensione: “Vampiro Tossico” di Stefano Tevini

« Quando stai male non interessa a nessuno. »
 
Spesso le disgrazie capitano proprio quando una persona non pensa alle conseguenze o non trova un motivo valido per giustificare una determinata azione.
Semplicemente, perché non c’è.

Nico e i suoi amici cercavano solo un modo per divertirsi. Ma in quella notte d’estate, quando il gruppo decide di farsi mordere, tutto cambia. Non è più possibile uscire alla luce del sole e vivere una vita semplice e comune. Il sangue diventa sempre più l’obiettivo di ogni notte, ma in loro conservano un animo umano che li spinge a non fare davvero del male. Eppure, per sopravvivere, furti, spaccio di morsi e prostituzione diventano una scelta costretta dalle circostanze. Condannati da tutti, perfino dalle proprie famiglie, Nico, Celeste, Cesare e Bindi si sforzano di andare avanti, portando sulle spalle il macigno di una sciocchezza commessa. Ogni brindisi, alla fine dell’anno, è la campana che suona a morte sul loro cuore.

La prospettiva drammatica di un emodipendente si riflette in quella di chi si è rovinato assumendo droga. “Per vedere cosa si prova”, senza sapere e pensare che ogni buco sul braccio è un passo in più verso il tracollo. L’astinenza acceca, porta a fare cose che nessuno con lucidità farebbe. Un tossico viene emarginato, lasciato a sé stesso perché ha preso tutte le decisioni più sbagliate. La società lo abbandona: è un rifiuto al lato della strada, è colpa sua, deve pagare e se sta male se lo merita. Va rinchiuso, danneggia. Nient’altro.

Ma in fondo, Nico avrebbe voluto solo divertirsi e godersi la gioventù. Amare, crescere e costruire il proprio futuro. Invece diventa un’etichetta che lo costringe ad andare via di casa, senza alternativa. Perfino pronunciare ad alta voce cosa è diventato fa paura e inconsciamente diventa taboo.

Il romanzo d’esordio di Stefano Tevini è il pugno nello stomaco che tutti dovrebbero provare. Con semplicità e durezza, ma senza essere troppo crudo nei particolari, narra una storia che ha l’odore degli anni ’80 e che si riflette tranquillamente ai giorni nostri. Il tempo passa, ma gli atteggiamenti non cambiano. Il diverso fa paura, anche quando è un elemento fantastico a sottolinearlo.
Il lettore osserva, impotente, le vicende legate ai personaggi. Sembra quasi di essere lì con Nico e gli altri, sdraiati sul pavimento sporco dell’appartamento o durante una gelida notte passata all’esterno.

Tevini entra in maniera inquietante nella psiche di chi ha subito il morso, tirandone fuori la strafottenza, la sicurezza che poi vacilla, fino a trasformarsi in disperazione perché ciò che più di tutto
spaventa è soffrire in solitudine. “Vampiro tossico” è una tacita denuncia di una realtà drammatica e tuttora ancora diffusa. Il libro è proprio come quel primo morso: una condanna silente che mostra le conseguenze soltanto alla fine.

Una lettura inaspettatamente interessante e soddisfacente. Piacevole, per i sentimenti sgradevoli che mi ha provocato. Stefano ha centrato l’obiettivo a mani basse, sconfiggendo le mie aspettative e sorprendendomi con uno di quei testi che maggiormente preferisco: diretti, rozzi e brutali.

Recensione: “Oltre le paure, Te” di Ilenia Bernardini

« Ogni tanto bisogna toccare il fondo, spezzarsi in mille pezzi, per poter ricominciare a vivere »

A pochi mesi di distanza torno a parlarvi di Ilenia Bernardini, che ho conosciuto a cavallo tra la primavera e l’estate con il romanzo pubblicato da Butterfly Edizioni: “Amore dietro le quinte”. Ho voluto leggere anche questo secondo libro perché è da considerarsi come un seguito, data la presenza di due personaggi che già avevo conosciuto lì: Anne e Matt. E se vi dicessi che sono proprio loro i miei personaggi preferiti?

Continue reading

Release Blitz: Recensione di “eSTREmo inGAnno” di Cristina Vichi

« La paura la colpì allo stomaco: fu come essere investita da un’automobile. Si portò una mano alla bocca reprimendo un gemito di terrore.

Quella giovane era ancora lì e la fissava con un ghigno dipinto sul volto. La Regina Rossa. »
 
Capelli rossi, occhi profondi, neo accanto all’occhio, mancinismo e istruzione letteraria. Un mix apparentemente comune e innocuo, ma fatale per una donna del 1700, secolo in cui la stregoneria era una vera e propria maledizione.
Kassy non dimenticherà mai la tragica storia di Katherine, nonostante ci siano trecento anni a separarle. Una storia che ha il sapore del sangue e l’odore di una pira in fiamme.
Inquietante è il legame che le unisce: sono identiche d’aspetto e la data di nascita della prima corrisponde al giorno della morte dell’altra.
A Katherine’s City non c’è tempo per i festeggiamenti, ma piuttosto per la commemorazione della morte dell’innocente ragazza causata dalla brutalità dell’uomo. La visita al castello della cittadina sarà per Kassy l’inizio di un’avventura mortale che la condurrà a toccare con mano la realtà della Regina Rossa.

Continue reading

Review Party: Recensione di “Amore dietro le quinte” di Ilenia Bernardini


« La mia vittoria è questa, capire che sono abbastanza, anche da sola. »



Con questo Review Party, recensisco un libro della Butterfly Edizioni, casa editrice che seguo fin dagli albori: “Amore dietro le quinte” di Ilenia Bernardini, precedentemente pubblicato in self dalla scrittrice con il titolo “Ciak e… Amore”. I romanzi rosa non sono mai stati il mio forte, ma mi piace cimentarmi comunque in queste letture, perché a volte capita di rimanere sorpresi.
Blair Monroe vive divisa tra lavoro, amicizia e insicurezze d’animo, ma ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla carriera di sceneggiatrice.
Il suo talento, ma soprattutto le sue lacune in materia, la portano ad una collaborazione forzata con Chuck Sinclair, affermato scrittore di gialli ostentatore della sua popolarità.
Più che di collaborazione si può parlare di una vera e propria convivenza imposta: hanno quindici giorni di tempo, soli nella lussuosa villa del capo, per sistemare il lavoro di Blair e presentarlo al consiglio d’amministrazione.
I due non perderanno occasione per punzecchiarsi ad ogni piè sospinto, senza rendersi conto che quelle scintille li porteranno a mettere in discussione le proprie convinzioni.
Sarò sincera: io e questo libro siamo partiti con il piede sbagliato. I primi capitoli sono stati per me un continuo storcere il naso, che fortunatamente si è affievolito nel corso della storia.
Sarà che non credo nel colpo di fulmine, ma trovo irrealistico che al primo sguardo due persone possano trovarsi attraenti (tanto da pensare di voler finire a letto) e al contempo insultarsi. Intendo proprio nei primi minuti, non dopo una giornata a contatto. Per non parlare delle frecciatine che si scambiano di fronte al responsabile, Mr. Jones: inizialmente non le ho trovate divertenti, mi hanno solo fatto pensare alla mancanza di professionalità dei personaggi, per quanto entrambi apprezzati e conosciuti nei propri ambiti.
Comunque, superato questo primo scoglio è stato interessante leggere dello sviluppo del rapporto tra Chuck e Blair. I battibecchi mi hanno strappato più volte una risata e i discorsi su ciò che li accomuna li hanno resi ai miei occhi una coppia sinceramente adorabile. Sono due persone incasinate e casiniste, ma che riescono con il tempo ad incastrarsi tra loro, nonostante gli scontri, creando una sintonia che li stuzzica, ma al contempo li spaventa.
Più volte Blair fa riferimento ad una scottatura passata che sembra averla marchiata per sempre. Questa non risulta banale (nel senso di già visto), perché la scrittrice riesce molto bene nel far comprendere al lettore quanto reali possano essere le insicurezze della donna. Anche quando si ritroverà a dover decidere tra un uomo spassoso e intraprendente come Chuck e uno tranquillo e premuroso come Seth, è chiara la confusione da lei sentita e inaspettato il comportamento indulgente e mite di Chuck, che arriva a capire ciò che può farlo stare bene e per questo cambia modo di fare.
L’empatia è data anche dall’alternanza dei due punti di vista, che danno un ritmo equilibrato alla narrazione.
La famiglia di Chuck, composta dalla sorella Anne e le nipotine di lui, è un quadretto di contorno molto grazioso. Sono felice che Ilenia abbia deciso d’incentrare il suo prossimo libro sulla storia di questa donna, un po’ volutamente coperta da un velo di mistero.
Nonostante gli stereotipi del genere, è stato bello arrivare all’epilogo, anche grazie alla scrittura semplice e scorrevole dell’autrice, che ringrazio per avermi reso parte di questo evento.
Potete acquistare il libro a questo link.

Recensione: “Tenebre e ghiaccio” di Leigh Bardugo

« Il problema del volere qualcosa è che diventiamo deboli. »


Il regno di Ravka è spaccato a metà da oltre un secolo di guerre; la Distesa delle Tenebre, impenetrabile nube popolata da mostri, rappresenta un ostacolo invalicabile, impossibile da superare se non grazie ai soldati e ai Grisha, prestigiosi maghi al servizio del Re.

 

Continue reading