Segnalazione: “Noi e null’Altro” di Luisa Distefano

Per me è un immenso piacere, quest’oggi, presentarvi un libro di poesie scritto da una persona stimata: sto parlando di “Noi e null’altro” di Luisa Distefano, collega di letture e responsabile del sito I Sussurri delle Muse.

Di seguito trovate i dettagli e qualche estratto! A presto con la recensione!

PRESENTAZIONE DEL LIBRO.
Noi e null’Altro è nato quasi per caso. 
Mi piace scrivere, scarabocchiare su foglietti volanti frasi e dediche, trovare l’ispirazione di un pensiero in rima nei momenti più impensabili della giornata e appuntare quelle parole, per poi riprenderle, rielaborarle e rimetterle insieme per crearne una poesia e poi inviarla a mio marito per corteggiarlo durante la giornata, per dargli un buongiorno diverso quando siamo lontani per lavoro o semplicemente per dirgli Ti Amo a modo mio.
Così ho voluto raccogliere tutte le poesie più significative che ci siamo scambiati in un file e ho pensato, perché non pubblicarle? Perché non provare a emozionare con parole semplici?
Mi sono chiesta se in un mondo digitale si ci scriva ancora poesie con carta e penna. Forse saremo in pochissimi ancora a farlo, ma sono convinta che a tutti piace essere corteggiati, ricevere delle dediche d’amore, anche tramite un messaggio di WhatsApp o un post su Facebook.
Però in molte occasioni si condividono delle frasi già scritte, che per quanto possano essere belle e colme di significato, non riescono ad esprimere i sentimenti che vogliamo condividere.
E così, Noi e null’Altro ha preso vita andando ad occupare un posto importante tra i miei libri già pubblicati, in cui obiettivo principale è parlare d’amore.
Spero che con la lettura di queste brevi pagine, il lettore possa prendere ispirazione per scrivere le dediche del buongiorno e della buona notte personali, da dedicare alle persone amate.
SCHEDA TECNICA.
Titolo: Noi e null’Altro
Autrice: Luisa Distefano
Editore: Self Publishing
Data di Pubblicazione: 17 Gennaio 2020
Pagine: 65
Genere: Poesie d’amore
E – Book 0,99 € in offerta per le prime settimane e poi a 1,29€
Cartaceo (appena disponibile) 4,99
Kindle Unlimited Gratis
Disponibilità: Amazon
TRAMA.
Un buongiorno unico e speciale, una buona notte in rima, un pensiero per ogni momento della giornata: per regalare un’emozione nuova alla persona amata, per farla sentire il centro del nostro mondo, per non farle mai mancare piccole attenzioni, per farla sentire desiderata e coccolarla con tenere parole d’amore.
Una raccolta di dediche da donare a chi si ama ed essere solo Noi e null’Altro.
BIOGRAFIA AUTRICE.
Luisa Distefano (nata a Ragusa nel 1982) proprietaria del blog I Sussurri delle Muse, dopo il romanzo d’esordio Anime Gemelle: Marcus & Jules (2016) e la raccolta di poesie Per dirsi Ti Amo (2018) torna a scrivere e parlare d’amore.
In Noi e null’Altro ha voluto raccogliere e rielaborare alcune dediche scritte e scambiate con il marito nei momenti più dolci e romantici della loro storia d’amore. Parole che spera raggiungano il cuore del lettore e da cui possa prendere ispirazione per scriverne di proprie e dedicarle alle persone amate.
In un’era digitale, in cui il tempo è un optional, i sentimenti snobbati e le emozioni considerate debolezze, l’autrice continua a scrivere e palare d’amore, perché è sicura che solo l’Amore che può donare felicità e completezza.
ESTRATTI.
N.1
In te tutto vive, amore, 
per tutto quello che siamo, 
per tutto ciò che saremo e desideriamo
Solo Noi e null’Altro.
N. 2
Il risveglio accanto a te 
è qualcosa di magico e dolcissimo,
di unico e meraviglioso.
N. 3
Primo pensiero del giorno sei tu amore mio,
così come il desiderio di coccolarti,
riempiendoti di baci.
N. 4
Tu, Amor Mio,
amami come non hai mai fatto,
fammi toccare ancora una volta il cielo con un dito.
Portami ancora su una stella
e dimmi quanto sono importante per te. 
N. 5
Sogna di fare l’amore con me e non sarà un sogno,
perché noi ci amiamo anche nei sogni.
E ogni notte ci addormenteremo stretti,
abbracciati al nostro amore.
N.6 
Solo tu nei miei sogni. 
Solo tu nei miei desideri più intimi. 
Solo tu nella mia vita.
N. 7 
I sogni possono avverarsi.
I sogni,
quelli belli, quelli veri, desiderati con tutto il cuore.
Il mio sogno si è realizzato.
Il mio sogno è svegliarmi ogni mattina nel tuo abbraccio,
addormentarmi con la tua buonanotte.
Il mio sogno sei sempre stato tu, amore mio.

Recensione: “L’abisso del mito” di Veronica Todaro

« Posò la piccola all’interno del cerchio, estrasse dalla tunica il coltello rituale e le praticò un taglio poco profondo sull’avambraccio. Un urlo proruppe dalle labbra rosee della bimba, mentre lacrime copiose sgorgavano dagli occhi ancora chiusi. Fu solo per un attimo, dopo di che il suo respiro tornò regolare e cadde di nuovo in un sonno profondo. »

Thalise è un’accolita del tempio della Dea Ishtar, eppure sente da sempre di non appartenere davvero al suo popolo. Si sente fuori posto, diversa, si pone domande che forse non dovrebbe porsi. Un sogno inquietante spinge lei e la sorella Anilya ad andare alla ricerca di un antico manufatto che potrebbe svelare un’importante profezia legata alla loro civiltà: la leggendaria Atlantide.
Con una cura e una dedizione alla propria opera sorprendenti, Veronica Todaro trasporta il lettore all’interno di una storia fantastica e ricca di particolari in grado di staccare la mente dalla realtà e inondarla di emozioni.
Lo stile fluente non fa affatto pesare la miriade di particolari che l’autrice ha voluto inserire nel libro, avendo come effetto una lettura piacevolmente impegnativa e godibile. I personaggi sono ben scritti e per nulla stereotipati, ho apprezzato la caratterizzazione della protagonista e dell’intera ambientazione, tanto inusuale quanto originale. Ho adorato l’aspetto esoterico della storia, legato ai rituali di sangue, alla mitologia e a misteriosi oggetti perduti.
“L’abisso del mito” è un viaggio immerso tra fantasia e realtà adatto a giovani e adulti, che conquista grazie al talento di Veronica Todaro, che merita di essere scoperta da più appassionati possibile.

Review Party: Recensione di “Il diritto di opporsi” di Bryan Stevenson

« Quando consentiamo che gli altri vengano maltrattati siamo tutti coinvolti. L’assenza di compassione può corrompere la dignità di una comunità, di uno Stato, di una nazione. Finché tutti soffriamo della mancanza di pietà e condanniamo noi stessi tanto quanto rendiamo vittime gli altri, la paura e la rabbia possono renderci vendicativi e violenti, ingiusti e scorretti.  »

Attraverso la sua opera, “Il diritto di opporsi”, l’autore fa un’esamina minuziosa della storia dell’incarcerazione dal momento in cui lui, per primo, ha a che fare con un prigioniero la cui condanna a morte è stata posticipata di almeno un anno. Quel primo incontro è per lui illuminante e sorprendente, e lo spinge a continuare sulla strada della Legge, ma soprattutto a inseguire i diritti umani che questo comporta. Le pene capitali Americane sono brutali, retrograde e ingiuste soprattutto agli occhi di chi ha vissuto in un paese dove la morte per i crimini non è contemplata. Lui però ha sempre vissuto in una realtà in cui questo è normale, ma non così tanto come parrebbe.
Al fianco di questa tematica, Stevenson vive inoltre la lotta al razzismo, che può toccare con mano essendo lui nato con la pelle di un colore che ha sempre suscitato il pregiudizio di tanti e le reazioni violente di molti, più di quanti se ne possa quantificare. L’autore fa di tutto questo una ragione di vita e lotta ogni giorno per rendere umano un sistema giudiziario che non riflette l’umanità, la carità, la fiducia nel prossimo. L’avvocato cerca di denunciare i sotterfugi per incastrare un imputato, la falsificazione di prove, i cavilli a cui aggrapparsi sia per accusare che per difendere, su un costante filo del rasoio che trasmette ogni istante di tensione e timore per il futuro.
“Il diritto di opporsi” è una riflessione sul significato di essere umani e il tutto viene trasmesso attraverso un linguaggio alla portata di tutti, senza esagerare con tecnicismi che solo gli “addetti ai lavori” possono davvero capire. Questa è un’opera per tutti e che tutti dovrebbero leggere almeno una volta, nonostante un ritmo lento dato dall’analisi minuziosa della storia stessa. Non è una storia semplice da seguire, richiede molta concentrazione e impegno, ripagati alla fine da un senso di speranza che potrebbe davvero cambiare il modo di pensare generale e incoraggiare a non abbassare la testa di fronte alle ingiustizie.

Review Party: Recensione di “La nube purpurea” di Matthew Phipps Shiel

« L’interesse astratto che l’umanità, per la sua mera sete di conoscenza, aveva sempre nutrito nei confronti di quella regione ignota, ora era stato improvvisamente intensificato di migliaia e migliaia di volte da un nuovo interesse più concreto: quello, immenso, per il denaro»

In missione verso il Polo Nord, il medico Adam Jeffson scoprirà ben presto quanto le ricerche  del suo gruppo di spedizione siano portatrici di un’inevitabile catastrofe di portata mondiale. Questo perché lì ha sede un luogo proibito, che se attraversato condannerà l’intero mondo a un destino di scomparsa immediata. Quando Adam, per circostanze misteriose, scopre non solo che tutto l’equipaggio è morto ma di essere l’unico sopravvissuto dell’intera razza, non può fare altro che osservare una nube violacea coprire drammaticamente il cielo in ogni parte del globo, ammalando così il mondo.
“La Nube Purpurea” è un libro oltremodo illuminante sulla condizione dell’umanità contemporanea, segno che anche se sono passati trent’anni dalla sua prima pubblicazione, l’autore ha dimostrato una lungimiranza al limite del profetico. Il viaggio del protagonista si compone di un sentiero metafisico all’interno del pensiero globale ed eviscera i punti positivi e negativi che caratterizzano ognuno di noi. Lo scrittore è riuscito a stilare quello che mi è parso a tutti gli effetti un saggio filosofico volto a criticare la società, veicolando ogni più piccolo messaggio attraverso una storia fantascientifica che sa intrattenere, far riflettere e lasciare senza fiato.
La descrizione della solitudine provata da Adam, che col tempo si trasforma in una feroce pazzia, è quanto di più particolare e angosciante che io abbia letto negli ultimi tempi. Il degrado del paesaggio naturale e artificiale, lo spegnimento sempre più frenetico delle forme di vita, la resa mentale cui lui sembra sempre voler cedere, rappresentano una condizione di vita impossibile da sopportare, ma per cui non perdiamo la speranza di un miglioramento. Adam, il cui nome racchiude a sé il primo uomo dell’Eden e l’ultimo, in questo caso, ad assistere all’estinzione di massa, ritorna ad essere un’origine universale da cui tutto deve ricominciare. Basta ascoltare i segnali della Terra, sussurrati durante una tempesta, nello scroscio del mare, nei movimenti del terreno o nel calore del sole. 

Review Party: Recensione di “Voci nella nebbia” di A.E. Pavani

« L’aria parve ondeggiare davanti a loro, aprendosi e riaddensandosi a più riprese, come un gioco, mostrando più chiaramente il profilo dell’isola. Un soffio gelido accarezzò la superficie dell’acqua e risalì il fianco della barca, investendoli sul viso e insinuandosi tra i capelli come lunghe dita invisibili. »
 
Con un’isola misteriosa a sovrastare l’orizzonte, Lisa, Elena, Matteo, Rosa e Maria si buttano all’avventura a bordo della loro barchetta, per esplorarla e soddisfare la propria curiosità. Non possono immaginare che, guardando da più vicino la folta vegetazione, vengono osservati a loro volta da delle fotografie di occhi. Un tassello importante per la vita presente di Lisa, che da detective della Omicidi inglese si trova ad avere a che fare con un terrificante aggressore, di cui non ricorda nulla ma che la sua mente cerca costantemente, nei sogni che lei fa notte dopo notte.

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