Review Party: Recensione di “Ricordami nell’acqua” di Eloisa Donadelli

Quando arriva il giorno dei morti, Neve sente più che mai l’attaccamento ai suoi fantasmi, a quel padre scomparso sulle Alpi durante un’escursione e ai ricordi legati alla sua terra d’origine. Per lei ormai Milano non rappresenta più nulla: lasciandola sa che oltre a sé stessa libererà il marito Rocco dal peso di un figlio che non arriverà mai.

Tornare tra le sue montagne, quelle che l’hanno fatta sognare da bambina, le farà riscoprire le meraviglie del mondo, necessarie ad affrontare un lutto mai rielaborato e una mancanza mai sperimentata ma incolmabile, che grida il dolore di un desiderio irrealizzabile. Continue reading

Review Party: Recensione di “Mare calmo, isolati misteri” di Simona Soldano

Desiderosa di tagliare i ponti con tutto ciò che ha fatto fino a quel momento, Martina prende la drastica decisione di allontanarsi da tutto e tutti e andare a vivere nel faro di un’isola nel Mediterraneo. Da qui può concedersi una pace mai provata prima, lontana dai doveri sociali e da relazioni insoddisfacenti che non hanno fatto altro che appesantirle l’anima.

Così, decide di documentare questa esperienza attraverso un blog, unico suo ponte di contatto col resto del mondo. O meglio, così credeva.
L’invito a incontrarsi da parte dell’uomo che abita l’isola vicino, innescherà una serie di eventi inspiegabili e contorti, che porteranno Martina a uscire dalla sicurezza del suo faro  per ricercare delle verità che sente sempre più appartenerle. Continue reading

Review Party: Recensione di “Figli di virtù e vendetta” di Tomi Adeyemi

Dopo un’impresa apparentemente impossibile, Zélie e Amari sono riuscite a riportare la magia a Orisha. Eppure, i problemi spuntano subito all’orizzonte, quando si rendono conto che non solo i maji ne sono di nuovo in possesso, ma anche i nobili ora possono sfruttarla e sono pronti a tutto per avere la supremazia. Riusciranno le due donne, ancora una volta, a lottare per la libertà? Continue reading

Review Party: Recensione di “Predatori e prede” di Kathy Reichs

Tempe Brennan deve affrontare i delicati quanto grossi problemi della vita, facendo i conti con la salute e la famiglia senza per questo scordarsi del proprio lavoro. Un cadavere in aperta campagna la fa tornare ancora una volta sulla scena di un crimine complesso e turpe, che solo una persona con le sue intuizioni può davvero sperare di risolvere. Continue reading

Review Party: Recensione di “Il gioco della vita” di Mazo de la Roche

“Il gioco della vita” è il secondo capitolo della saga famigliare più nota di Mazo de la Roche, che grazie a “Jalna” è riuscita a conquistare il pubblico nel corso degli anni, attraverso una storia ricca di avvenimenti, emozioni e personaggi concreti e imprevedibili.
Tornare tra i paesaggi canadesi equivale a respirare a pieni polmoni un’aria fresca, pulita, che sa di casa e focolare famigliare, con tutto ciò che questo comporta. Ora, la famiglia Whiteoak si trova a dover fare i conti con gli stravolgimenti accaduti precedentemente e trovano la forza attraverso le solide mura della loro dimora, non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Tra sparizioni, fallimenti e allontanamenti fa capolino più approfonditamente la figura di Finch, che pur subendo angherie e ingiustizie trova in Adeline e Augusta delle valide ma inaspettate confidenti. Alla ricerca dei propri obiettivi di vita, il giovane dovrà perdersi e ritrovarsi più volte e andando a cercare un sogno da perseguire potrebbe incappare in risvolti e persone che mai avrebbe potuto calcolare.
Punto fermo di questa serie di libri è sicuramente la narrazione di Mazo de la Roche, che con naturalezza, precisione e un pizzico di ironia spiana la strada ai suoi personaggi, palesando un sano divertimento nel vederli interagire tra loro. Il cuore pulsante di tutto rimane la dimora di Jalna, che ha come un’influenza magica sui Whiteoak, che ne rimangono inconsciamente attratti e legati, come se qualcosa di mistico li facesse alla fine di tutto riportare lì. Ogni personaggio ha una caratterizzazione curata e soprattutto credibile, è impossibile non affezionarsi a ognuno di loro, anche se nonna Adeline si riconferma essere tra i miei preferiti, ho proprio un debole per lei. Tutte le vicende e coloro che vi gravitano attorno mutano, proprio come il paesaggio attorno a loro che si modifica con il passare dell’anno, passando dai colori freddi ai colori caldi in un’atmosfera frenetica che contrasta la pace del luogo.
“Il gioco della vita” è un seguito degno che lascia spazio al lettore di ipotizzare come andranno avanti le vicende, di cui non vedo assolutamente l’ora di scoprirne il futuro nei successivi capitoli.