Lo spazzino di Lubdoch, Fergus Macleod, ha ricevuto una promozione e fa di tutto perché gli altri se ne accorgano. Non propriamente amato dai cittadini, conduce una vita di arroganza ed egoismo. Fino a quando, qualcuno, non le pone fine e Hamish Macbeth dovrà scendere in campo per capire chi è stato.
Gli indizi sono come sempre disseminati e risolvere il caso non sarà semplice. M.C. Beaton sa sempre come dare filo da torcere al suo personaggio e con lui i lettori che lo seguono nelle sue avventure a tinte gialle. Prosegue quindi la nostra conoscenza degli abitanti scozzesi, tra un segreto e l’altro e un omicidio e l’altro.
Come sempre, i libri di questa scrittrice scorrono che è un piacere. Una volta ogni tanto fa sempre bene staccare con una delle sue storie e Morte di uno spazzino non è da meno. L’ambientazione è suggestiva e Macbeth un protagonista ogni volta tutto da scoprire. Tra ricatti, invidie e adrenalina, ci si avventura in una storia con vecchi e nuovi personaggi, pronti a intrattenere e divertire, in un certo senso.
Nulla è come sembra, quindi nonostante la leggerezza della storia bisogna prestare attenzione per non perdere il più piccolo particolare e rimanere confusi. Questo servirà a prevedere l’esito? No, perché comunque ci troviamo di fronte a una delle regine del genere.