Chi stava aspettando il ritorno in libreria di Alice Basso e la sua Anita? In questo quarto volume, la nostra protagonista parte per la volta di Torino insieme a Sebastiano Satta Ascona per documentare il periodo di vendemmia e visitare le langhe.
Ma quella che si prospettava una meravigliosa trasferta di lavoro, si trasforma ben presto in un’indagine contro il tempo, per scoprire il responsabile dietro la morte di un giovane del luogo. Chi la spunterà? Ma soprattutto, riuscirà a Anita a gestire i sentimenti per Sebastiano?
Alice Basso, come sempre, inserisce studio, cura e passione in ogni sua storia. La Torino degli anni ’30 spicca nitida come in fotografia e fa da ambientazione perfetta per la vicenda. Le Langhe, che caratterizzano il basso Piemonte, immergono completamente, complici il paesaggio mozzafiato e, perché no, il profumo inebriante del vino.
Seguire Anita è ovviamente il collante del tutto. Libro dopo libro, la donna è evoluta e ho trovato interessante scoprirla nel groviglio di sentimenti che non le lasciano tregua in questo capitolo. Il giallo è ben congeniato e il mistero non così semplice da risolvere.
Alice Basso è una garanzia, basta poco per rimanere conquistati dalla sua penna. “Le aquile della notte” è appena uscito in libreria e già finito nella mia memoria: quanto dovremo attendere per il seguito?