Può una copertina calamitante avere una storia altrettanto interessante? Questo non sempre capita e anzi, spesso l’estetica trae in inganno offrendo una vicenda prima di sostanza. Per fortuna, Hotel Magnifique si fa apprezzare per questo e tanto altro.
Seguiamo Jani e Zosa dopo la perdita della madre e il conseguente trasloco in un nuovo posto in cui vivere. Guadagnare è l’unico pensiero di Jani e l’occasione perfetta le si palesa a contatto con l’Hotel Magnifique, alla ricerca di nuovo personale. Un luogo magico si palesa di fronte alle sorelle, che ne subiscono il fascino fino a rimanerne, in un certo senso, intrappolate.
L’atmosfera magica permea in ogni pagina e l’ignoto viene rivelato capitolo dopo capitolo. Ciò alimenta la storia contrastando per fortuna alcuni cliché sparsi qua e là, specie riguardanti la caratterizzazione dei personaggi. Si viene presi dalla frenesia della narrazione e si è costantemente curiosi su come tutto andrà a concludersi.
Per certi versi avrei preferito ci fosse più azzardo da parte dell’autrice, ma questo risulta comunque un romanzo godibile e piacevole da scoprire. La struttura solida e le emozioni che scaturiscono dai personaggi coinvolgono il lettore intrappolando anche loro all’interno dell’Hotel Magnifique.