Review Party: Recensione di “La ragazza che cadde in fondo al mare” di Axie Oh

Tratto da un’antica storia coreana, La ragazza che cadde in fondo al mare di Axie Oh conduce i lettori in una storia suggestiva, con un’ambientazione e ricca e un’atmosfera che solo i racconti coreani sanno suscitare. Un paese in rovina e la furia degli dei incombente: due elementi nefasti per un popolo che non trova altra scelta se non sacrificare periodicamente le proprie giovani come spose al Dio del Mare.

Mina prende il coraggio a due mani e si sacrifica al posto Shim Cheong, la fidanzata di suo fratello e vera protagonista della storia originale. Dopo essersi gettata in mare, Mina non annega ma piuttosto si risveglia nel Regno degli Spiriti, dove scopre che il Dio è vittima di un sonno profondo. Ha inizio una corsa contro il tempo per la salvezza sua e del suo popolo.

In un attimo, Axie Oh riesce a catturare l’attenzione con una storia evocativa e fantastica, con una cura al dettaglio che meraviglia pagina dopo pagina. Mina è una protagonista intelligente ed energica, che darà del filo da torcere a chi cercherà di ostacolarla. Di fronte alla sua forza il lettore tifa per il suo lieto fine, anche davanti a tutte le ingiustizie.

Nel corso della vicenda si fa la conoscenza con un folto gruppo di personaggi secondari che, nel bene e nel male, si fanno ricordare. Ci vorrebbero molte più storie di questo tipo e spero che sia solo l’inizio.

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