Recensione: “Rick Shelley e le Streghe di Raven Rock” di Alessandro Fusco

Ormai, a Witherport, Rick Shelley dovrebbe essere abituato alle stranezze. Ma la notte di Halloween, se da un lato lo fa sentire a suo agio, dall’altra lo smentirà come mai era successo. Al fianco degli Impossibili e di una nuova meravigliosa conoscenza, il ragazzo entrerà in contatto con qualcosa che cambierà la sua vita per sempre. Un’oscurità ancestrale sta per giungere in città e solo il Club può venirne a capo.

Le avventure di Rick sono tornate ad allietare il pubblico, questa volta nel modo più memorabile dall’inizio della storia. Con il terzo capitolo della serie, Alessandro Fusco alza l’asticella senza limiti e andando oltre le presentazioni dei personaggi.

Le Streghe di Raven Rock rappresenta un punto di svolta, che apre le porte sul cuore della trama principale con toni cupi e a tratti drammatici. La baraonda di emozioni che si prova, capitolo dopo capitolo, trova il suo climax nella parte finale, in cui non potrete fare altro che assistere impotenti allo svolgersi degli eventi.

Questa è un’ottima occasione per confermare l’amore nei confronti di Chase ed entrare maggiormente nel cuore di Dominic, per esempio. Farete, inoltre, nuove conoscenze che, posso assicurarvelo, regaleranno grandi soddisfazioni. La trama, come sempre, cammina fiera con le proprie forze, ma sono irrinunciabili le tante citazioni agli anni ’90, marchio di fabbrica fin dal primo volume.

La pubblicazione del terzo libro è accompagnata, ovviamente, dall’emozione genuina legata al lavoro che c’è stato dietro. Ogni notte, passata in compagnia di Rick, è valsa a portarlo verso questa nuova meta. La qualità dei testi di Alessandro Fusco aumenta opera dopo opera, portando i lettori ad affezionarsi ai personaggi e ad aspettare con ansia il libro successivo.

“Rick Shelley e le Streghe di Raven Rock” vi farà tremare, anticipando alla perfezione le atmosfere di fine ottobre. Libri antichi, pericolosi rituali, folclore e occulto diventeranno il vostro pane quotidiano, la fetta di torta più buona che assaggerete questa primavera.

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