Recensione: “La città degli specchi” di Justin Cronin

Quanto tempo abbiamo atteso che si concludesse in Italia questa trilogia? Finalmente, ecco qui il volume finale di una storia fantastica ma non abbastanza conosciuta, iniziata più di dieci anni fa. Dopo la diffusione del virus che ha estinto l’umanità, c’è ancora una possibilità di futuro?

Con una narrazione frenetica si assiste alla fine di una vicenda diluita nel corso di anni e che intrattiene ancora una volta grazie agli elementi tipici dell’autore, a cominciare dalla società di vampiri che si è situata nelle nostre città.

Il romanzo è crudo e pieno di orrore. Il punto di vista monta nel lettore una frustrazione crescente nel non capire come la vicenda potrebbe concludersi. Si assiste inermi alla morte dei personaggi (non è uno spoiler, almeno questo è prevedibile), e all’incattivirsi sempre più delle loro anime, se davvero ne hanno una.

Questa è una trilogia speciale, che esplora l’interiorità dei protagonisti che vivono in mezzo all’aridità più totale. Un’epica conclusione che non deluderà i fan, non ancora pronti a lasciare davvero andare questa storia.

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