“Il fattore coniglio” di Antti Tuomainen è un libro che non si dimentica facilmente. Principalmente caratterizzato dalle sue tinte noir ha il potenziale per diventare indimenticabile. Scopriamo altri esempi famosi.
Sara al tramonto di Maurizio De Giovanni
Sara non vuole esistere. Il suo dono è l’invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall’anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l’unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra – fin quasi i pensieri – della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla.
L.A. Confidential di James Ellroy
Ed Exley, Bud White, Jack Vincennes: tre poliziotti che si servono della legge per motivi personali, estremamente personali. Ma in una città come la Los Angeles dei primi anni Cinquanta la polizia non può fare a meno dell’ambizione smodata di Exley, dei rancori di White e dei rimorsi di Vincennes. Ha bisogno di uomini capaci di muoversi in quel pantano di pornografia, corruzione, lotte tra gang rivali; capaci di uccidere e di mentire, di rispondere alla violenza con la violenza. Una detective story dura e perfetta, difficile da sbrogliare, raccontata in presa diretta, con linguaggio crudo e preciso, con la raggelante chiarezza della verità. Un libro che dà nuova luce al noir.
Il pozzo della discordia di Cristina Rava
Bartolomeo Rebaudengo e Ardelia Spinola sono una strana coppia. Commissario in pensione lui, pacato, cortese e incline solo al vizio di gola; schietta e ruvida lei, che di mestiere fa il medico legale. Amici da una vita ed ex amanti, non smettono mai di punzecchiarsi, ma insieme sono formidabili. Se c’è un segreto da svelare, un pettegolezzo da confidare, una voce da riportare, la gente di Langa è a loro che si rivolge. Così succede con la telefonata della signora Costanza, di mestiere chirurgo plastico, rimasta l’unica superstite della famiglia Alfieri dopo la morte della madre, all’apparenza deceduta per un malore. Per la chirurga qualcosa non quadra, tanto più che nella villa dei genitori continua a trovare le tracce misteriose di una presenza, forse un fantasma? E, per non farsi mancare niente, anche la vicina che abita nella villa di fronte, trasformata in B&B, nutre una strana curiosità nei suoi confronti. Presto l’irresistibile coppia di investigatori si troverà coinvolta in una sequenza di eventi oscuri che si moltiplicheranno come in una reazione a catena, investendo anche il passato della stessa Ardelia.
L’ assassino che è in me di Jim Thompson
Per sondare gli abissi della psiche di un assassino serve un valente strizzacervelli? Macché, basta cercarne le radici in una sonnolenta cittadina del Texas, dove il vicesceriffo locale, l’insondabile Lou Ford, sente che sta riprendendo vigore nel suo intimo la malattia, una follia incontrollabile che sfocia in reazioni inconsulte. Incaricato di cacciare dai confini urbani una sciantosa che adesca clienti, tra cui il figlio del ricco petroliere del luogo, finisce per seminare una lunga scia di violenza dietro di sé, tappando una falla da una parte e aprendone una nuova da un’altra. Malefatte che è lo stesso protagonista a raccontare al lettore, in una sorta di confessione fiume, in tempo reale, come se non fosse Jim Thompson bensì Lou Ford stesso a prenderlo per mano e a trascinarlo nell’insensato vortice della sua violenza cieca.