Review Party: Recensione di “The Diviners” di Libba Bray

Libba Bray è già nota al panorama italiano e finalmente una delle sue serie più importanti abbandona il limbo per tornare in libreria con una nuova veste grafica. E, si spera, completa.

The Diviners è una storia ambientata negli anni ’20 a New York, in una realtà paranormale con cui i protagonisti entrano in contatto e devono pensare a gestire i loro poteri il più velocemente possibile. Anni Ruggenti, luminosi e ricchi di speranza e sfarzo, un contesto reale ben descritto che si scontra con un mondo fantastico oscuro e pericoloso.

Questa complessità e ricchezza è accompagnata da un’ottima caratterizzazione dei personaggi, che spiccano per la mancanza di stereotipi e proprio per la lotta contro ogni pregiudizio. Essendo un libro dedicato prevalentemente a un pubblico giovane, non mancano tematiche come l’amore, trattate con dolcezza e garbo ma che, a seconda dei gusti, potrebbe risultare più o meno appropriato.

In genere, comunque, la storia è pregna di suspense e tensione, rette perfettamente nonostante la mancanza vera e propria di azione. Le scene di omicidio, comunque, sono raccapriccianti ma inevitabili. Seguire Evie, che è un vero spasso, ci porta divertimento ma anche in una spirale oscura di mistero e morte.

La cosa migliore di questa storia? La componente occulta, utilizzata senza abusarne e facendo in modo di incastrarla perfettamente nella New York di quegli anni. Spero che questa sia la volta buona anche per il pubblico italiano di scoprire l’intera serie dall’inizio alla fine.

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