A poche settimane da Natale, la vita di Mia prende una svolta inaspettata, che la porta verso un nuovo futuro riavvicinandosi alle radici del passato. Questa è in breve la trama del nuovo romanzo di Jenny Hale, che porta a pensare a quante altre storie di segreti di famiglia esistono e possono essere raccontate.
“Il profumo del mosto e dei ricordi” di Alessia Coppola
Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…
“La via del miele” di Cristina Caboni
Dal tetto del palazzo, Alice riesce ad ammirare tutta Parigi. Davanti a tanta bellezza, ciò che si è lasciata alle spalle non fa più così male. Con sé ha portato solo la cosa più importante: le sue api. Lì, a decine di metri d’altezza, c’è il suo alveare, un posto per lei magico. Ma ora le api sono scomparse, e Alice sa che questo è un messaggio per lei. Loro da sempre le indicano la strada. Così, quando il telefono squilla, capisce che tutto sta per cambiare: sua sorella Emma, la persona che ha amato come nessun’altra, ma che non sente da due anni a causa di una sciocca lite, non c’è più. Prima di andarsene, però, le ha lasciato il dono più grande: sua figlia. Alice non sapeva di avere una nipote e non ha idea di come si cresca un bambino. Non si sente all’altezza. Deve trovare qualcuno che se ne prenda cura, anche se questo vuol dire andare in Sardegna, l’isola che fa da sfondo a tanti racconti della sua famiglia. L’isola dove vedrà le sue api volare leggere e riflettere il sole in lampi d’oro. Dove anche l’amore avrà un significato nuovo. Gli odori, i sapori e il vento di quella terra lontana faranno cadere una a una tutte le sue certezze, mentre le sue radici riaffioreranno dalla terra. Perché per andare avanti dobbiamo sapere chi siamo stati. Come un’ape che ricorda sempre la strada verso l’alveare, abbiamo tutti bisogno di trovare un posto da chiamare casa.
“Finché tutto resta nascosto in un cassetto” di Olivia Ruiz
Il vecchio comò in legno, con i suoi dieci cassetti colorati, è lì, nel centro della stanza. La donna ne è affascinata da quando era una bambina, ma non ha mai avuto il permesso di toccarlo. Era l’unico segreto di nonna Rita, l’unica cosa che non condividevano. Eppure, ora che l’anziana non c’è più, è lei ad averlo ricevuto in eredità, senza un’apparente spiegazione. Per questo, quando si avvicina alle serrature, sente il coraggio venirle meno, come se qualcosa di speciale stesse per accadere. Ed è così. In ciascun cassetto si cela un oggetto. Un oggetto ordinario che racconta molto più di quello che è. Racconta una storia che le parla della nonna come non l’ha mai conosciuta. Ci sono una medaglietta del battesimo, una chiave, un quaderno di poesie, un atto di nascita, un sacchetto di semi, un foulard azzurro, un biglietto del treno, un barometro e una busta da lettere. Ogni oggetto nasconde una vita intera. Ogni oggetto custodisce un amore profondo, frantumato dalla furia franchista, una donna rimasta sola e incinta che vede la felicità sfuggire sempre più lontano, ma non per questo si arrende. Quella donna era Rita. Solo adesso, lei capisce il vero significato degli insegnamenti della nonna. Solo adesso sa che deve fare in modo che si trasformino in azioni per cambiare la sua vita. Solo adesso decide di avere un suo comò pieno di oggetti importanti, che svelino al mondo la donna che vuole diventare. Perché il monito di Rita abbia un’eco infinita.
“Il tempo delle nuove possibilità” di Lucy Dillon
Se c’è una cosa che Lorna ha imparato dall’amica Betty è che il coraggio è un abito da indossare con disinvoltura, anche quando tremiamo dalla paura. La stessa che ora la trattiene dall’aprire la porta della galleria d’arte che ha acquistato per realizzare il sogno di fare l’artista a Longhampton, dove è nata e cresciuta. Per fortuna non è sola ad affrontare questa nuova avventura. Accanto a lei c’è un amico dalle lunghe orecchie morbide e dal musetto curioso: è Rudy, il bassotto che Betty le ha affidato e che, al pari della sua precedente padrona, non sembra temere l’incertezza che accompagna i grandi cambiamenti. Con i suoi occhioni neri, invita Lorna a non perdersi d’animo e a scorgere le mille possibilità che un ritorno alle origini può riservarle. Se è vero che Longhampton è il luogo dove il suo cuore si è spezzato per la prima volta e uno scomodo segreto ha messo radici, è altrettanto vero che è l’unico posto in cui si è sentita davvero a casa. L’unico in cui ha conosciuto il calore di una famiglia unita e ha provato il sapore dolce del vero amore. Per questo, come le ricorda ogni giorno Rudy scodinzolandole attorno e non perdendola mai di vista, è giusto che Lorna abbia scelto di tornare dove tutto è cominciato. Le basta varcare la soglia dell’atelier e lasciare che tutto vada come deve andare. Perché solo qui, rivisitando il passato e trovando la forza di sciogliere i nodi irrisolti, Lorna riuscirà a far entrare di nuovo la luce nella propria vita e a dare spazio alla promessa di una felicità in grado di durare per sempre.