Cos’è il destino, se non l’insieme degli avvenimenti che portano a una meta? A volte è più chiaro che mai e altre volte si nasconde dietro a montagne di dolore prima di palesarsi. Altre ancora arriva nei modi più bizzarri e inaspettati. Questa è la storia di “Tutta colpa del gatto” e dei suoi personaggi.
Il primo in cui ci si imbatte è Lachlan Wallace, un ex militare che a causa di un incidente stradale ha dovuto rivoluzionare la propria vita. Ora vive nel suo appartamento con i suoi due cani, intervallando la monotonia con le visite della fisioterapista che puntualmente gli da del filo da torcere per rimetterlo in piedi. Ma al momento, tutto il suo mondo è lì dentro, confortato solo dalla vista del mondo al di fuori della sua finestra. La figura di una donna attira sorprendentemente la sua attenzione… chi sarà mai?
Ebbene, la figura è lei, Bethan Gwynne. La troviamo sola, in un appartamento nuovo ma appena riverniciato da lei stessa. Sola, solo perché il figlio Noah non è lì in quel momento. La sua roccia, l’unico che sa la verità della sua vita incasinata e delle circostanze non scelte che li hanno portati lì. Un gatto grigio che si aggira di fronte alla sua finestra attira la sua attenzione: di chi sarà?
Lui non è nient’altri che Ernie, il gatto di Lachlan che passa le giornate a curiosare a zonzo, alternando questa bella attività a quella di bisticcio con Bertie, il suo coinquilino cane. Insieme formano una coppia invidiabile, i ragazzi di Lachlan che fanno in modo non sia mai davvero solo. Ma le cose, ora potrebbero finalmente cambiare in meglio per tutti.